Un guizzo di Pedro in una partita bloccata: la Lazio batte la Fiorentina per 1-0 e la scavalca
Il ritiro fa bene alla Lazio, che batte di misura la Fiorentina confermandosi una certezza all'Olimpico: 1-0 il finale che permette ai biancocelesti di superare proprio i viola e piazzarsi in sesta posizione.
Le scelte degli allenatori - Dopo le polemiche sull'utilizzo di Luis Alberto, ecco lo spagnolo titolare insieme a Milinkovic-Savic. Cataldi preferito a Leiva in cabina di regia, panchina per Hysaj in difesa con Marusic al suo posto. Rientrano dalle squalifiche Luiz Felipe e Acerbi. La grande novità di Italiano è il ritorno da titolare di Castrovilli, che non giocava dal 1' dalla quarta giornata contro il Genoa. Maglia da titolare per Callejon, così come per Sottil al ritorno dalla squalifica. Panchina a centrocampo per Bonaventura.
Poche emozioni - Partita equilibrata, pochi i sussulti. Entrambe le squadre puntano molto sulle corsie laterali, con la Fiorentina cerca di imbeccare Vlahovic senza però riuscire a impegnare mai veramente Reina. Lazio che dalla catena di destra può sfruttare le volate di Felipe Anderson e di un intraprendente Lazzari, che prova anche la conclusione personale dalla distanza impegnando Terracciano. Una sola occasione invece per Immobile, alla ricerca del gol che gli permetterebbe di agganciare Silvio Piola nel computo delle reti in maglia biancoceleste. Imbeccato da Luis Alberto il numero 17 manda però a lato.
Pedro la sblocca - La Fiorentina mette paura con Torreira dalla distanza al 51', ma un minuto dopo è la Lazio a trovare il gol che rompe l'equilibrio: azione partita da un lancio lungo di Reina a pescare Milinkovic-Savic, che difende palla spalle alla porta, triangola con Immobile e allarga a sinistra per Pedro, che scarica il mancino e la mette all'incrocio più lontano: è il secondo gol in campionato per lo spagnolo. Nonostante la rete la partita resta bloccata, la Fiorentina prova a rialzare la testa ma trova centrali difensivi in gran forma, che rendono la serata di Reina tranquilla, regalandogli alla fine il primo clean sheet in campionato. Un paradosso, vedendo l'undici iniziale schierato da Sarri, probabilmente il più offensivo fin qui visto, almeno sulla carta.