Roma e Cagliari non si fanno male, nonostante Dybala. E' il sesto pareggio in otto gare di A
La Serie A prosegue nel segno dell'equilibrio, visto che quello tra Cagliari e Roma è il sesto pareggio su otto gare disputate fino a questo momento: gara molto spigolosa e priva di emozioni nel primo tempo, più godibile nella ripresa, quando l'intensità dei sardi cala e i giallorossi si rendono più volte pericolosi. Ben due le traverse, una per parte, curiosamente arrivate nel giro di un minuto. Nulla da fare per i rispettivi attacchi, finisce 0-0.
Nel primo tempo la squadra di De Rossi fatica terribilmente a fare gioco, con il pallino del gioco che è spesso dei padroni di casa anche per la scelta degli ospiti di non andare in pressing alto sulla difesa di Nicola. Ma anche i sardi non brillano nella metàcampo giallorossa: ci prova Luvumbo con qualche lampo, ma di fatto Svilar non compie nemmeno un intervento nei primi 40'. Nell'area avversaria invece il primo pericoloso lo crea... Scuffet: retropassaggio elementare per il portiere che cicca clamorosamente lo stop, correndo poi per recuperare la sfera prima di un incredibile autogol. Passato lo spavanto il Cagliari riprova a creare pericolo e poco prima del duplice fischio ci riesce: gran botta da fuori area del romeno Marin, respinge con i pugni Svilar per non rischiare nulla. Il primo tempo termina qui, con una Roma poco brillante e in particolare un Dovbyk apparso opaco e lontano dalla forma migliore.
Ripresa che parte in modo molto incoraggiante per la Roma: Soulè prima e Zalewski poi provano il tiro dalla media distanza, con l'argentino che chiama Scuffet alla prima parata della serata. Al 54' occasionissima per gli ospiti, certamente più in palla rispetto alla prima frazione: ennesimo affondo dello scatenato Zalewski, cross teso al centro con intelligente velo di Dovbyk e conclusione in spaccata di Pellegrini, bravo Scuffet a dire no. La giocata del polacco è una delle ultime della sua gara, visto che al 70' De Rossi si gioca la carta Dybala, schierando il tridente 'pesante'. E proprio la Joya mette sulla testa di Dovbyk la palla dell'1-0, ma l'ucraino conferma di non essere in forma spedendo sulla traversa la sfera, a Scuffet battuto. Sul cambio di fronte ancora Marin protagonista: tiro violentissimo dai 25 metri, Svilar alza la sfera sulla traversa, la seconda in un minuto. I cambi finali non mutano l'equilibrio, la gara termina senza reti.