Mancini cambia tutto e finalmente si rivede una buona Italia: con la Germania finisce 1-1
Fonte: Dal nostro inviato al Dall'Ara (BO)
Ma non potevamo cambiare prima? Difficile che stasera, vedendo la partita, qualcuno non ci abbia pensato. Nella prima partita del nuovo ciclo azzurro, dopo la disfatta di Wembley e dopo l'arrivederci al blocco di giocatori che hanno vinto l'Europeo, l'Italia ha pareggiato 1-1 contro la Germania. La squadra di Roberto Mancini ha rimesso in campo quella grinta, quella cattiveria agonistica e quell'attenzione che mancavano da mesi. Poi, certo, dal punto di vista tecnico i tedeschi sono avanti. Hanno più esperienza, ci danno non pochi centimetri e quando c'era da rimetterla in equilibrio non hanno perso troppo tempo. Però il nuovo ciclo azzurro - tanto invocato, chiacchierato e atteso - è partito con un pareggio nient'affatto banale.
Il gol che porta la firma di Lorenzo Pellegrini è una invenzione di Gnonto, il 2003 dello Zurigo entrato nella ripresa che si è letteralmente inventato la rete del momentaneo 1-0: nato a Verbania e cresciuto nel settore giovanile dell'Inter, è volato in Svizzera nel 2020 pur di giocare titolare in prima squadra. Una scelta coraggiosa e vincente la sua, come coraggioso e vincente è stato stasera il suo ingresso in campo: senza paura, ha subito palesato quelle qualità che l'hanno portato a emergere più di altri nel corso dello stage a Coverciano.
Abbiamo citato Gnonto, l'uomo copertina. Ma poi ci sono anche gli altri e stasera Scamacca - tra Sule e Rudiger - ha dimostrato che in queste partite lui ci può stare. Certo che gli manca ancora qualcosa, così come manca a Frattesi, ma i due giocatori del Sassuolo non hanno difettato in voglia di dimostrare quanto valgono, né in partecipazione alla manovra. Più pronto Tonali, tra i migliori in campo. Molto bene Alessandro Florenzi, capitano per l'occasione e tra i migliori in campo.
Dall'altro lato non s'è vista probabilmente la migliore versione della Germania di Flick. I tedeschi per oltre 70 minuti, forti di una evidente superiorità tecnica, hanno giocato con sufficienza, spesso cercando la giocata più del gol. La vera Germania s'è vista solo dopo il gol di Pellegrini: è servita per riequilibrare la partita, non per vincerla.