Lo Spezia c'è, ma ora servono i punti: ottobre è il mese degli scontri diretti
Chi aveva pronosticato uno Spezia che sarebbe uscito con le ossa rotte dalla tre giorni con Juventus e Milan si è dovuto ricredere: la squadra di Thiago Motta ha disputato due grandi partite, senza però portare a casa alcun punto. Maggiore e compagni hanno sfiorato per due volte l'impresa, ma nel momento più importante la squadra ha tremato, non sfruttando le chance davanti alla porta e traballando in difesa, con disattenzioni rivelatesi poi fatali. Il bicchiere, in ogni caso, è mezzo pieno: lo Spezia è squadra, gioca un buon calcio e soprattutto il "Picco" può trasformarsi in un fortino dove chiunque avrà vita dura. Sono mancati, però, i punti, e per una squadra che deve salvarsi non è poco.
UN OTTOBRE DI SCONTRI DIRETTI - Dopo il tour de force con Juventus e Milan, lo Spezia avrà adesso un ottobre intenso, che potrà dire tanto in chiave salvezza. Le Aquile affronteranno quattro gare con avversari "alla portata", squadre che - chi più, chi meno - hanno come obiettivo primario la permanenza in Serie A. Domenica la squadra di Motta giocherà a Verona contro un Hellas in grande crescita, poi toccherà alla Salernitana di Castori fare visita al "Picco", dopo la sosta per le Nazionali. In seguito, in quattro giorni, la sfida alle due genovesi (Sampdoria a Marassi, Genoa in casa), per chiudere il mese contro la Fiorentina del grande ex Italiano. Cinque gare che potranno raccontare che campionato potrà disputare lo Spezia, che ha trovato le prestazioni ma che ora ha un disperato bisogno di punti.