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LIVE TMW - Sassuolo, Magnani: "Felice del ritorno. Ho chiesto scusa a De Zerbi"

di Antonio Parrotto
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13.45 - Il ritorno del figliol prodigo potremmo definire quello di Giangiacomo Magnani a Sassuolo. Il centrale difensivo è rientrato dal prestito al Brescia e oggi parla in conferenza stampa, dalla sala stampa del Mapei Football Center. Già due presenze contro Roma e SPAL, dal ritorno a gennaio. Alle 14 inizia la conferenza.

14.03 - Inizia la conferenza stampa.

Com'è stata la tua esperienza a Brescia e com'è stato il ritorno a Sassuolo?
"Ho avuto tanti problemi fisici che mi hanno dato problemi su problemi e la mia permanenza a Brescia ne ha risentito perché non sono mai stato in grado di dare il mio contributo. Ora sto bene, mi sto allenando con continuità e sto bene".

Che tipo di problematiche hai avuto?
"Vengo da un'operazione all'ernia inguinale nel finale della scorsa stagione e quest'anno ho avuto due lesioni muscolari consecutive che mi hanno tolto anche quello che avevo guadagnato".

Il tuo rientro è coinciso con due vittorie consecutive.
"La squadra ha grandissima intensità, viene da due vittorie positive e si respira un'aria buona".

Che squadra hai ritrovato? Come l'hai visto il Sassuolo da fuori?
"Ho trovato una squadra che somiglia allo stampo dell'anno scorso, ma è aumentata la qualità. Il pregio è la tecnica. Ho trovato una squadra forte e con grande voglia di fare".

Domenica c'è il Parma: che partita ti aspetti?
"Guardando anche le ultime sfide tra Parma e Sassuolo e vedendo il Parma che gioca in maniera diversa da noi, mi aspetto una partita difficile, contratta, in cui noi cercheremo di scardinare il loro sistema difensivo molto chiuso".

Al momento del tuo addio si era parlato del rapporto difficile con De Zerbi.
"E' stata figlia di una battuta che ho fatto stupidamente a inizio stagione. Ci siamo chiariti. E' stata ingigantita e mal interpretata, ma non c'è nessun problema tra di noi e sono felice di essere tornato".

A seguirti non ci si annoia. Hai cambiato tanto in due anni: non ti sei annoiato.
"Non mi sono annoiato. Ho preferito fare un percorso diverso ma da ogni cosa si impara. Questo anno e mezzo mi ha dato tanto. Sono contento a metà però".

L'anno scorso la tua ultima presenza Udinese-Sassuolo 1-1, difesa a tre. Ora si gioca in maniera differente: per te è indifferente?
"La prima dell'anno scorso giocai a 4, l'ultima a 3. Ricordo questa alternanza di moduli. C'è un po' di differenza tra le due cose ma mi sto trovando bene in questa difesa a 4".

Quando ha preso forma concreta l'ipotesi di un tuo ritorno?
"Di preciso non lo so perché c'è chi lavora per noi ma è stata una cosa delle ultima settimana di mercato, se ne parlava ma è diventato concreto nelle fasi finali del mercato di gennaio".

Si leggeva anche di altri club interessati: c'è qualcosa che ha orientato la tua decisione?
"Ci sono state queste voci, penso ci siano stati dei contatti. E' vero che al Sassuolo, al di là dei problemi con il mister, sono stato bene e tornare qua è stato anche riscattare quello che era stato e aggiustare quello che era successo".

Hai trovato Paolo Bianco, un fratello maggiore.
"Sono affezionato a lui, mi ha dato tanto e ho uno splendido rapporto con lui".

Dopo Brescia-Sassuolo sei andato a salutare De Zerbi insieme a Matri. Il mister poi aveva detto: “A Magnani ho detto che diventerà un grande giocatore se migliorerà per alcuni aspetti”. Ecco: quali sono questi aspetti? Dove puoi crescere ancora?
"Penso che si riferisca a degli aspetti mentali. I dissapori sono dovuti anche al mio carattere, al poco tempo che ho avuto ad adattarmi alla categoria, penso che si riferisca a questo".

La concorrenza è aumentata. Come vedi questo girone di ritorno?
"E' tanta, anche più dell'anno scorso ma quando è sana aiuta a crescere e sono contento che sia così. Girone di ritorno? E' ancora troppo presto per esprimermi".

Quel dopo partita di Brescia, tu e De Zerbi, labiale illeggibile: è lì che avete firmato l'armistizio?
"Ho chiesto scusa a De Zerbi perché mi sentivo di dovergli delle scuse perché quando un calciatore è consapevole che un giocatore è sempre esposto alla gogna mediatica e decide di fare una battuta deve essere consapevole delle conseguenze. L'ho fatta stupidamente, era evitabile, e il nostro confronto è stato incentrato su quello. Poi ci siamo confrontati, cose che rimarranno tra di noi".

Hai scelto il 32, hai invertito il numero di maglia rispetto all'anno scorso: come mai?
"Avrei voluto il 64, l'anno di nascita di mio papà, evocativo per l'anno scorso e mi piaceva quest'idea di girarlo".

14.14 - Termina la conferenza stampa di Magnani.

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