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LIVE TMW - Atalanta, Gasperini: "Restare? Non è certo, valuteremo"

di Andrea Losapio
Fonte: Dall'inviato al Mapei Stadium, Reggio Emilia
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23.05 - Fra poco ci sarà la conferenza stampa di Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, dopo la sfida contro il Sassuolo, vinta per 3-1 e valevole per la qualificazione in Champions League.

23.30 - Inizia la conferenza stampa.

Sulla permanenza di Gasperini. "Preparate il passaporto... andiamo in un'altra Europa, in stadi d'élite. Un grande risultato per la società, per Bergamo, giocare in Champions League è fantastico. È un premio per le eccellenze, è una comunità fantastica. Si è visto anche stare, io in questi anni siamo sempre stati seguiti da migliaia di tifosi, sempre con un comportamento di allegria, entusiasmo, forza. Non ringraziate troppo me, ringraziate i ragazzi. Dal 4 luglio ci alleniamo, dal 26 che giochiamo la prima. Non ci siamo mai fermati, a parte a Natale una settimana. Quello che hanno saputo fare con continuità di rendimento, di prestazione".

Sul Gasperini sindaco. "Io rimango nell'ambito sportivo, quello politico è molto più importante e non so come finirà. Lo sport è trasversale. Nei miei confronti c'è qualcosa di incredibile, di esagerato, non saprò mai ripagare mai affetto, amore nei miei confronti".

Sul rimanere. "Stasera festeggiamo, se ne parlerà domani. Io ho delle idee di calcio, quando posso applicarle e sono condivise, sono felice. Si fanno insieme, come è sempre stato. Quando sono arrivato tre anni fa sono stato conquistato da Antonio Percassi. Volevo stare un po' fermo, dopo Genova, invece mi ha fatto balenare qualcosa che mi ha entusiasmato. Nessuno si immaginava di arrivare a questo punto".

Sul dipendere da Percassi. "Sì, ma anche da poter avere una condivisione su quello che è. L'Atalanta è arrivata terza. Questo sarà un punto, serenamente. Ci confronteremo, perché non può essere che si arriva d'estate e dico mercato triste e poi si dice che è la rosa più forte dell'Atalanta. Perché siamo due binari molto distanti. Poi si arriva a gennaio... se sono credibile sono felice".

Sui numeri. "MI stupiscono i 77 gol in campionato, il terzo posto, è una bella gara. Alcune partite di Europa League le abbiamo vinte… 8-0, un po’ esagerato. Due 0-0 per compensare con il Copenaghen. Noi, dopo le prime otto gare, siamo andati oltre i 2 punti a partita. Dopo il Chievo abbiamo incominciato a segnare tanto, quando vai in gol con tanti elementi hai la possibilità di vincere sempre. Mi ha cominciato a far credere... Anche l'Inter, che era abbastanza avanti. C'erano le milanesi, Lazio, Roma, Sampdoria, Fiorentina, Torino. È stato molto equilibrato. Abbiamo vinto il girone di ritorno perché Juve e Napoli hanno mollato, non montiamoci la testa. Terzo posto strameritato, si dice sempre che chi vince è sempre la miglior difesa, ma noi abbiamo ribaltato un sacco di partite. Io chiedevo più potenzialità offensiva".

Su Pasalic. "Lui il gol lo fa, abbiamo perso il tempo sicuramente a farlo giocare in una posizione da vice Cristante. Ognuno ha le sue caratteristiche, poi lui ha difficoltà. Ha giocato alcuni spezzoni di partita in quel ruolo, ma siamo partiti in Europa League che avevamo perso quattro titolari importanti, perso Ilicic, Freuler arrivato all'ultimo turno. Arrivato solo Zapata, lo stesso Pasalic ha fatto l'ultimo turno, Rigoni aveva già giocato. Poi, come ho detto ieri, dall'eliminazione di Copenaghen... però non lo sapevamo in quel momento".

Sulla felicità. "È la cosa più bella, aver reso felice tante persone. Finale di Coppa Italia? Di quella non ne parlo, è un nervo scoperto, bruttissimo. Potevamo perdere, ma è terribile. Tanto la gente sa, ha visto".

Sull'aver raggiunto il massimo e il cambiare aria. "Devo fare anche io delle giuste valutazioni, alla mia età mi interessa fare qualcosa, portare avanti il mio modo di pensare il calcio. Qualcosa che mi crea entusiasmo, non è una questione economica. La Champions ha un peso importante, ho giocato solo una partita da allenatore, in quei quindici giorni in cui ho allenato. Dopo avere fatto l'Europa League l'anno scorso... è bello per l'Atalanta, pesa. Però pesa molto anche la possibilità di lavorare con le mie idee. È la cosa preponderante".

Sulla squadra da affrontare. "C'è da fare attenzione. Penso che il sorteggio, vista l'esperienza in Europa League. Barcellona, Liverpool e Ajax. Firmare? No, ma visti i sorteggi non mi stupirei. Per l'Atalanta sarà comunque fantastico. Quest'anno è stata una big calcisticamente, però è vero che l'Europa è molto impegnativo, non è facile avere delle rose ampie, però non è che possiamo fare brutta figura".

Sulla strategia. "Fino adesso non ci ho pensato, ho ragionato solamente partita per partita per centrare questo traguardo. Non c'era altro, non c'era spazio. Avevamo la Coppa Italia. Non c'è stato proprio il tempo per fare pensieri per la prossima stagione".

Sul mercato. "Io non ho dubbi, si rinforza il Barcellona... Tutte sono sempre migliorate, anzi, se rimani uguali cali, le altre ti passano avanti. Rimanere con le stesse rose, è verificato. Quando rimani con lo stesso organico le altre ti passano avanti, perché il calcio va avanti. Non è statico, non può sempre essere in difesa, io non gioco mai in difesa".

23.45 - Finisce la conferenza stampa di Gasperini.

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