Le pagelle del Milan - Leao, più sfuriate che sgasate. Per Adli una leggerezza fatale
Maignan 6 - Partita da spettatore non pagante nel primo tempo, Pereyra ha l'occasione di fargli male ma spara alto. L'argentino si rifà con il calcio di rigore che porta avanti i friulani.
Calabria 6 - Con Florenzi che fa "il Theo" tocca a lui agire da equilibratore, avanzando col contagocce e schierandosi quasi da terzo centrale in costruzione.
Tomori 6 - La sua velocità lo aiuta notevolmente sugli assalti in contropiede dell'Udinese, specie su un cliente scomodo e fisico come Success.
Thiaw 6 - Si occupa di Pereyra per gran parte della partita, il che lo costringe ad agire leggermente avanzato rispetto al compagno di reparto. La difesa rossonera comunque subisce pochissimo.
Florenzi 5,5 - Theo è un'altra cosa, ma ci prova. Dopo una partenza shock, tra problemi fisici e una topica difensiva che ottiene la grazia si riprende col passare dei minuti e va anche vicino al gol. Da buon vice-Hernandez è facile trovare al fianco dei centrocampisti quando la palla la gestisce il Milan.
Musah 6 - Si adatta ad un ruolo che non ama, ma di fatto sull'esterno ci va davvero poco e anzi quando si accentra riesce anche a costruire una delle palle gol più nitide del primo tempo. Dall'82' Romero sv.
Krunic 5,5 - San Siro rumoreggia dopo un paio di facili appoggi sbagliati di diversi metri. Manca di lucidità e sono tanti gli errori tecnici nei suoi primi 45'. Esce per infortunio. Dal 46' Adli 5 - Sulla sua prova, complessivamente sufficiente, pesa come un macigno il veniale ma decisivo tocco su Ebosele che manda Pereyra sul dischetto.
Reijnders 5,5 - Tanti errori di misura per il centrocampo, con l'olandese che si fa apprezzare per dinamismo ma non altrettanto per la necessaria lucidità. Dal 66' Loftus-Cheek sv.
Leao 5,5 - Più sfuriate che sgasate: i compagni lo cercano con grande continuità ma appena sbagliano la misura del passaggio il rossonero si gira infuriato verso il centro del campo lasciandosi andare ad ogni genere di imprecazione. Non esattamente un atteggiamento da leader. Sul campo ha il compito di creare la superiorità numerica a sinistra: a volte ci riesce e a volte no.
Giroud 6 - A proposito di leader, eccone uno: rinuncia praticamente al presidio dell'area piccola per provare a legare i reparti, lasciando a Jovic le zone più "comode". Nella ripresa torna a fare il centravanti puro e costruisce l'azione più pericolosa della partita rossonera, ma Silvestri è davvero miracoloso.
Jovic 5 - Invisibile: un paio di errori nel controllo e poco più, un'altra occasione persa. Quante gliene concederà ancora Pioli? Dal 46' Okafor 5,5 - Incide poco: un buon assist appena entrato e poco altro nella sua gara.
Allenatore: Stefano Pioli 5 - Scommette su un cambio radicale nel modo di attaccare con una coppia di punte centrali: l'azzardo non paga, tanto che al 45' deve fare retromarcia. Squadra piatta, Leao-dipendente e che tira pochissimo in porta: non può bastare per puntare allo Scudetto, nella sfida al PSG si gioca una gran bella fetta di stagione.