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La Lazio si ferma al gol annullato di Immobile. 0-0 con lo Sturm Graz in 10 uomini nel finale

di Andrea Losapio
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La Lazio doveva farsi perdonare la figuraccia dopo il Midtjylland, tanto che Igli Tare lo aveva sottolineato: vietato credere di avere già vinto. Lo 0-0 finale non spiega esattamente come lo Sturm Graz abbia soffocato tutte le ripartenze laziali per oltre un'ora, con Provedel che probabilmente è il migliore in campo dei biancocelesti. Poi sì, nell'ultimo periodo c'è anche tempo per un gol annullato a Immobile per questione di centimetri, ma il fuorigioco è oramai questione di certezze, dunque c'è poco da recriminare.

D'altro canto giocare in Austria potrebbe sembrare un affare facile, ma il Salisburgo con il Milan ha già fatto vedere come sia tutt'altro che semplice, perché la velocità e il ritmo si alzano rispetto alla Bundesliga, ma anche alla nostra Serie A. Così il pressing dello Sturm e la poca qualità infusa dai centrocampisti laziali difficilmente fa saltare la prima linea. rischiando di remare controcorrente. A questo bisogna aggiungere le serate no di Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, più Immobile abbastanza solo.

Lo Sturm Graz gioca senza timore reverenziale sin dall'inizio, spesso trovando metri per cercare di arrivare in zona Provedel. Molto aggressivo il pressing degli austriaci che spesso riescono a cingere la Lazio nella propria metà campo. Così il migliore è Provedel, ed è tutto dire visto che sbaglia due volte interventi banali: la prima volta Hysaj si salva sulla riga, poi Horvat manda alto dopo un disimpegno errato con i piedi che lo porta a sparare al limite dell'area. Con il passare dei minuti i padroni di casa si rendono molto pericolosi, con Horvat, Boving, Ajeti e infine Stankovic. E la Lazio? Al netto del pressing asfissiante, quando il palleggio è di qualità c'è anche la possibilità di uscire dalla morsa austriaca, tanto che Luis Alberto ispira Immobile che, invece di calciare, prova l'assist forse sbagliando. Poi un'accelerazione di Pedro sulla sinistra crea un flipper in area, dove l'attaccante biancoceleste arriva con un attimo di ritardo.

È però una Lazio che riparte con il contagocce, con Marusic che deve salvare in spaccata per evitare guai peggiori, mentre Provedel continua a mettere i guantoni ovunque. Fra primo e secondo tempo entra Lazzari, per una spinta maggiore sulla fascia, così come Zaccagni a sinistra. Il canovaccio però non cambia, perché lo Sturm Graz pressa e i biancocelesti sono in difficoltà, rischiando più volte e affidandosi a Provedel per disinnescare un tiro cross che potrebbe dare più noie. Non è un caso se il primo vero tiro in porta della Lazio arriva con Zaccagni, intorno all'ora di gioco, su cui Siebenhandl fa buona guardia. Nel primo tempo, a dir la verità, il portiere austriaco aveva rischiato un pasticcio su un corner di Luis Alberto, con un intervento saponetta come Dida a Leeds, forse ancora più grave.

C'è tempo, per il portiere austriaco, per guadagnarsi la pagnotta. Cancellieri trova un buon corridoio per Immobile, uno dei primi della partita, con l'attacco alla profondità: bravo quindi Siebenhandl a uscire con i tempi giusti ed evitare che il centravanti biancoceleste riesca a scavalcarlo. Cosa che riuscirebbe a dieci minuti dalla fine allo stesso Immobile, che però è in fuorigioco in partenza. Poco dopo Zaccagni punta forte Gazibegovic che lo stende, per il secondo giallo che dà la superiorità numerica nell'ultimo periodo. Non basta per sbloccare il risultato e, dopo la figuraccia con il Midtjylland, la Lazio può guardare al futuro con due partite in casa. Da giocare diversamente, altrimenti il rischio eliminazione sarà concreto.

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Mercoledì 1 Maggio 2024
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