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La Juve rivede vecchi fantasmi e soffre il Genoa fino all’ultimo, ma stacca il pass: 3-2 a Torino

di Ivan Cardia
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Juve batte Genoa 3-2. Decide la rete di Rafia: di Kulusevski e Morata gli altri gol bianconeri, Czyborra e Melegoni per i rossoblù.

Tanta fatica e il gol decisivo del giovane Hamza Rafia, alla fine la Juventus ha ragione del Genoa e conquista i quarti di finale di Coppa Italia dopo una gara a dir poco complicata per Andrea Pirlo e i suoi. Eppure sembrava tutto facile: il 2-0 immediato firmato Dejan Kulusevski e Alvaro Morata faceva presagire una gara in discesa per la Vecchia Signora. Così, decisamente, non è stato: trovato il 2-1 di Lennart Czyborra anche grazie a una difesa non propriamente solidissima, il Genoa ha sostanzialmente dominato il secondo tempo regolamentare, siglando con un gioiellino di Filippo Melegoni la rete del 2-2. Costretto a inserire Cristiano Ronaldo, Pirlo non è così riuscito a evitare i supplementari, trenta minuti in più che peseranno sulle gambe dei suoi in vista del derby d’Italia contro l’Inter. A decidere, nel primo dei due tempi supplementari, la rete del giovane Hamza Rafia, il marcatore che non t’aspetti. Ma anche il salvataggio di Arthur. Con i suoi giovani e anche con il cinque volte Pallone d’Oro, con Morata in campo per 90 minuti, la Vecchia Signora stacca il pass. Se sarà una vittoria di Pirro, lo si scoprirà domenica al cospetto di Conte. Nel frattempo, tra le pause e le pieghe di una squadra che quando gioca domina ma molto spesso si ferma, tornano a galla fantasmi di inizio stagione: quelli, per capirsi, delle gare contro Benevento, Crotone, Verona. La Juve li scaccia con Rafia, ma ha da tenerne conto. Quanto al Genoa, il suo tecnico controlla la partita quasi nella sua interezza ma tiene in panchina l’argenteria, a partire da Destro e Shomurodov. In una gara sorprendente per il numero di incroci in campo (Rovella e Portavano sanno già che cambieranno maglia, Scamacca no ma chissà), il Grifone tiene testa ai bianconeri e può guardare con fiducia al resto della stagione. Anche senza Coppa Italia. Per la Juve, ora, la vincitrice di Sassuolo-SPAL. Ma soprattutto, domenica sera, l’Inter.

LE SCELTE INIZIALI: JUVE GIOVANE E SENZA RONALDO. IL GENOA CAMBIA TANTO - Tanto da dire sulla formazione bianconera. Ci sono i giovanissimi Wesley, Dragusin e Portanova, così come il ritorno di Chiellini tra i titolari. Bernardeschi fa il terzino, l’esterno e l’ala. In panchina va Ronaldo, in attacco torna Morata. Ballardini risponde con tante novità, sintomo del fatto che il Grifone alla Coppa ci creda il giusto. È un Genoa di potenziali juventini: Rovella a centrocampo, ma anche Scamacca e Pjaca lì davanti, seppur con storie diverse. Torna titolare Melegoni, in difesa ecco Dumbravanu. E tra i pali vetrina per Paleari.

SUBITO KULUSEVSKI, POI PRODEZZE E ORRORI- Neanche il tempo di accendere i riflettori dello Stadium, la Juve è già avanti. Morata affonda e cade a sinistra, Chiellini si reinventa rifinitore e manda in porta Kulusevski, freddissimo davanti a Paleari. Pochi minuti e lo svedese avrebbe la palla del bis, ma c’è chi dice no e in questo caso è il portiere ex Cittadella. La difesa ligure però appare morbida e Ballardini si sgola, non troppo ascoltato, perché i suoi contengano la verve di Kulusevski. Nulla da fare, al 23’ è proprio lo svedese a servire una gran sponda al volo per la corsa di Morata, che scatta alle spalle di Bani e fredda ancora Paleari. 2-0 e partita finita? Nient’affatto, perché anche la Juve ha i suoi grattacapi lì dietro, in questo caso nel duello Wesley-Czyborra. Su cross di Goldaniga, il brasiliano perde il diretto avversario, che di testa batte Buffon. 2-1, gara riaperta in un baleno, tra prodezze ed errori. In quel che resta del primo tempo, i padroni di casa segnerebbero anche due gol, uno con Arthur e l’altro con Portanova, ma se li vedono entrambi annullati per fuorigioco. E all’intervallo una gara divertente anche perché imperfetta è in equilibrio, seppur con la Juve avanti nel punteggio.

IL SECONDO TEMPO È TUTTO DEL GENOA - Pirlo toglie Bentancur per Rabiot: l’avvio del secondo tempo è tutto col Genoa, e in casa Juve risveglia vecchi fantasmi mai del tutto scacciati. Si palesa Pjaca, che fa tremare la traversa di Buffon. I rossoblù giocano e attacco, per la verità soprattutto sulla fascia di Czyborra e Wesley, i bianconeri fanno più fatica del previsto. Tra i più convincenti Morata, sia in un paio di dribbling sulla trequarti che per una bella azione chiusa in maniera fin troppo egoista. Tanta leziosità, tra i bianconeri, e il tecnico bresciano piano piano inizia a calare in campo i titolarissimi. Non basta, perché la gara ha un suo andamento e un gioiello di Melegoni, bello come un gol alla Del Piero dal centrosinistra, firma il 2-2 a un quarto d’ora dal novantesimo. Pirlo le prova tutte e butta tutti dentro, compreso Ronaldo per Wesley (il calcio è strano), ma non basta: si va ai supplementari.

RAFIA! LA JUVE DOMA IL GENOA E ARTHUR LA SALVA - Complice l’ingresso di Cristiano Ronaldo, i padroni di casa si risvegliano e mettono sotto i rossoblù nel primo tempo supplementare, rendendosi pericolosi in più di un’occasione. Due gran parate di Paleari, su Morata e Bonucci, più altre due palle gol piuttosto evidenti non bastano alla Vecchia Signora per domare un Grifone ormai sulle gambe. A tempo praticamente scaduto, ecco la zampata di Rafia, che gonfia la rete dopo un cross di Morata da sinistra su azione avviata da Ronaldo. È 3-2 e nel secondo tempo supplementare Ballardini lascia ancora in panchina i suoi uomini chiave, ringrazia ancora Paleari per un miracolo su Kulusevski ma rischia concretamente di pareggiarla ancora: Arthur sulla linea e Buffon coi guantoni dicono di no. Ma la Juve ha sofferto il Genoa fino all’ultimo minuto.

Il tabellino

JUVENTUS-GENOA 3-2
(2’ Kulusevski, 23’ Morata, 105’ Rafia; 27’ Czyborra, 74’ Melegoni)

Ammoniti: 24’ Bentancur, 120’ Bernardeschi nella Juventus. 29’ Dumbravanu, 41’ Ghiglione, 90’+2 Goldaniga, 116’ Bani, 119’ Rovella nel Genoa.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Dragusin, Demiral (64’ Danilo), Chiellini (64’ Bonucci); Wesley (88’ Cristiano Ronaldo), Arthur, Bentancur (46’ Rabiot), Portanova (77’ Rafia), Bernardeschi; Kulusevski, Morata. Allenatore: Andrea Pirlo.
GENOA (3-5-2): Paleari; Goldaniga, Bani, Dumbravanu; Ghiglione, Lerager, Rovella, Melegoni (106’ Radovanovic), Czyborra (112’ Enyango); Scamacca, Pjaca. Allenatore: Davide Ballardini.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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