L'Udinese non supera l'ostacolo Salernitana, una ghiotta chance fallita per diversi elementi
Si inceppa sul più bello l’Udinese, che esce sconfitta nel recupero contro la Salernitana al Dacia Arena e deve fare solo mea culpa per il risultato finale. Diverse le scusanti a onor del vero per Cioffi, che ha dovuto rinunciare a Molina per squalifica, a cui sono da aggiungere gli infortuni di Beto e Pereyra. Perdere tre pezzi del genere per una compagine che da metà classifica è pesante. Forse un po’ un azzardo far riposare Walace, ma il calendario friulano è fittissimo, domenica si va a Bologna, poi altro impegno al mercoledì al Franchi contro la Fiorentina e poi arriverà in Friuli l’Inter.
Al netto di tutto però quella di ieri era un’ottima chance per alcuni elementi meno utilizzati di farsi notare e per confermare i segnali positivi nel girone di ritorno, anche in vista della prossima stagione. Invece sono arrivati verdetti abbastanza misti. Non bene Pussetto, che ha guidato l’attacco senza però mai riuscire a trovare la chimica giusta con Samardzic e Deulofeu, finendo col produrre una partita sterile. In difficoltà anche Jajalo in cabina di regia, il vice Walace stavolta non è riuscito a dare seguito alle ultime prestazioni discrete, faticando a dare i ritmi, complice anche un centrocampo un po’ svagato con un Arslan che sembra ben lontano dall’essere fisicamente al top.
Non hanno portato risposte positive neanche Samardzic e Soppy, che hanno avuto una ghiotta chance da titolare visto che davanti i titolari (Pereyra e Makengo in mezzo, Molina sulla fascia) stanno facendo benissimo e difficilmente hanno lasciato spazi. Il francese sembra ancora aver bisogno di tempo per riuscire a incidere, diverse sgasate, ma ancora manca l’ultima scelta, quella decisiva. Il talentino tedesco invece non sembra avere un ruolo suo nel 3-5-2. Non dotato della fisicità dei compagni per difendere, sopperisce con la tecnica, ma spesso con la palla non sa bene cosa fare se non arrivare alla conclusione. Proprio questo lo ha fatto tentennare all’ultimo minuto, quando ha perso palla per il gol in contropiede di Verdi. Non va dimenticato che si parla di due ragazzi di 19 anni, ma sembra chiaro che di strada da fare per riuscire a ritagliarsi ancora più spazio ce n’è ancora.