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Juventus-Atalanta 3-3, le pagelle: Lookman e Di Maria sopra tutti gli altri, applausi per Fagioli

di Dimitri Conti
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Risultato: Juventus - Atalanta 3-3

JUVENTUS (a cura di Dimitri Conti)

Szczesny 5 - La sua serata comincia malissimo: trasforma in oro per l'Atalanta un destro di Lookman sì secco ma centrale per colpa di un intervento goffo a dir poco. Non si riscontrano sue responsabilità invece sugli altri due gol che subisce, fa anche qualche discreta parata.

Danilo 6,5 - Tutt'altro che perfetto ad inizio secondo tempo, né sulla discesa di Maehle dal suo lato né nell'azione che porta al 2-3 dell'Atalanta. Si rifà infilando in rete l'infido destro sulla punizione che Di Maria gli tocca alla perfezione e che sarà l'ultimo gol dell'incontro.

Bremer 6 - La marcatura di Hojlund è affar suo, i continui movimenti sull'intero fronte del danese lo costringono a tanto movimento, non sempre lo contiene ma riesce a non concedergli occasioni per graffiare. Un duello terminato in perfetta parità, come la partita.

Alex Sandro 4,5 - Lascia forse un po' troppo spazio a Lookman per calciare in occasione dello 0-1, ma sono maggiori le responsabilità di Szczesny. Ben più chiare invece le sue colpe quando il nigeriano fa doppietta svettandogli sopra con estrema facilità. Il peggiore in campo.

McKennie 5 - Gioca sulla destra a tutta fascia ma non ha lo sprint dei migliori esterni, provando a compensare con l'intelligenza tattica. Rimane sin troppo dietro le quinte, a lungo si fa fatica a ricordarsi che ci sia anche lui tra i protagonisti del match. Decisamente anonimo.

Fagioli 7 - Scheggia impazzita quando vede spazio davanti, c'è il suo zampino in entrambi i gol juventini del primo tempo. Procura il rigore per Di Maria e serve un gran pallone a Milik, che lo ricompensa con l'assist nel tabellino. Altra super gara per la miglior scoperta. Dall'81' Cuadrado sv.

Locatelli 6 - Quando i trequartisti dell'Atalanta arrivano ad accentrarsi gli procurano grattacapi che sa gestire solo a fasi alterne. Alza il suo voto in pagella e raggiunge una sufficienza precisa conquistando la punizione al limite che Danilo trasforma nel 3-3.

Rabiot 5,5 - Il suo futuro nella Juventus è più che mai in discussione ma la sua importanza e centralità nel presente, no. Nella serata dello Stadium in realtà non assume il ruolo di protagonista che in molti si aspettavano, preferisce evitare i riflettori. Non da lui, non da sei.

Kostic 5,5 - Ha tutta la fascia sinistra a sua disposizione ma non imposta una partita all'insegna dell'aggressività. Il duello con Hateboer scorre lungo pagine di anonimato fino a che Allegri non decide di chiamarlo fuori e usare una delle armi che ha dalla panchina. Dal 61' Chiesa 5,5 - Assente illustre dell'undici iniziale, anche se non da solo, entra con la spinta dei suoi tifosi che ripongono in lui tante speranze. Nella mezz'ora più recupero a sua disposizione combinerà pochino.

Di Maria 7,5 - Tocca il pallone come si addice ai signori del calcio e le giocate che sciorina sul prato dello Stadium parlano per lui. Si incarica di segnare il rigore dell'1-1 e non sbaglia, il tacco con cui lancia Fagioli è sublime. Altro highlight il tocco di suola su punizione per Danilo. Dal 74' Miretti 5,5 - Fresco d'ingresso, ha subito un pallone buono per il 4-3 ma si fa rimontare e chiudere troppo facilmente da De Roon. Poteva essere il gol del nuovo, e definitivo sorpasso.

Milik 7 - Preferito a Kean, non fa rimpiangere Allegri della scelta presa. Dopo una mezz'ora abbondante in cui si segnalava già tra i più positivi, mette la sua firma sul match con una zampata da falco ma pure un po' d'autore. Col piede debole, se così si può chiamare. Dal 74' Kean 6 - Tenta di allungare la difesa orobica con i suoi movimenti, serve a Miretti un pallone goloso che però il compagno non sfrutta. Per il resto non c'è granché da segnalare, ma quel pallone poteva cambiare le sorti.

Massimiliano Allegri 6 - Ha il delicatissimo compito di far dimenticare le pesanti vicende giudiziarie, nonostante il riflesso sul campo (e sulla classifica) sia ben visibile a tutti. Vive una serata di complicata gestione: l'errore di Szczesny lancia l'Atalanta ma la sua squadra ha carattere e la ribalta prima dell'intervallo. Peccato che in apertura di ripresa la Dea torni avanti, fino a che un'altra palla da fermo riconsegna la parità. Alla fine sarà 3-3, al termine di una partita e di una serata pazza quanto i tempi che sta vivendo la Juventus, può portarsi a casa il punto e il carattere mostrato dalla sua squadra.

ATALANTA (a cura di Pierpaolo Matrone)

Musso 5 - Si fa beffare dal calcio di punizione di Danilo, su cui di certo non è impeccabile. Non riesce a spingere sulle gambe e allungarsi quanto basta.

Toloi 5,5 - Mette i brividi a Musso (e Gasperini) con un retropassaggio mal dosato su cui si salva l'Atalanta. Rischia anche con qualche marcatura troppo arcigna, ma non efficacissima, su Milik.

Palomino s.v. - La sua partita dura un quarto d'ora, poi è costretto a uscire per infortunio. Dal 16' Demiral 5 - Negli occhi rimane quel colpo di tacco suicida che quasi regala la partita alla Juventus (deve ringraziare Miretti), ma in generale per tutta la partita si fa sverniciare più di una volta.

Scalvini 6 - E' lui a perdere Milik, non un fulmine, sull'azione del gol di quest'ultimo. Una macchia che riscatta con il break che porta al 2-2. Finisce la partita da centrocampista confermando grande duttilità tattica.

Hateboer 5,5 - Un sinistro a giro da fuori e poco altro. Spinge meno del solito e non è sempre ineccepibile, pur senza combinare disastri su una fascia su cui la Juve spinge tanto nella ripresa, in fase di copertura.

De Roon 6,5 - Ci mette tanta cattiveria agonistica, rischiando anche il cartellino, ma tenendosi sempre nei limiti della regolarità e andando sempre a disturbare le azioni della Juventus. Provvidenziale il salvataggio nel finale su Miretti.

Ederson 5 - Il peggiore in campo tra i suoi. Causa un calcio di rigore e, più in generale, non fa mai da filtro davanti alla difesa e arranca anche nei capovolgimenti di fronte. Dall'83' Djimsiti s.v.

Maehle 7 - Inserimento puntuale e gran freddezza davanti a Szczesny, così realizza il gol del 2-2. Corre tanto, partecipa molto alla manovra e non si risparmia mai. Dall'84' Ruggeri s.v.

Lookman 8 - Né in Inghilterra né in Germania: mai stato così devastante come quest'anno. Ci ha preso gusto con le doppiette: è la terza di fila e sale a quota 12 gol nelle ultime 13 partite. Ci mette anche un assist, il quarto del suo campionato. E pensare che l'Atalanta l'ha pagato solo 12 milioni di euro... Che affarone!

Boga 7 - Ha capito, e con lui Gasperini, che per far male deve partire largo, larghissimo, quasi coi piedi a calpestare la linea del fallo laterale. Ed è così che confeziona due assist, il secondo davvero molto bello, un po' come ai tempi del Sassuolo. Dal 66' Pasalic 6 - Tocca diversi palloni e si spende molto anche in fase di non possesso.

Hojlund 6 - Sarà per la chioma bionda, sarà per l'imponenza fisica, sarà per il ruolo e la costante lotta nell'area di rigore avversaria (stasera con Bremer), ma a tratti davvero ricorda - con le dovute proporzioni - il fenomeno Haaland. Un versione light, insomma, anche se stasera il gol - dopo averne realizzati tre di fila - non lo trova e gli manca il guizzo finale. Dall'83' Muriel s.v.

Gian Piero Gasperini 6,5 - L'Atalanta è tornata quella di un tempo: aggressiva, a tratti asfissiante e sempre molto cattiva, sportivamente parlando. Il merito è il suo, che torna sui suoi passi dopo un periodo complicato, anche se in difesa qualcosa resta da rivedere. Ma sono i rischi dell'evoluzione.

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