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Inter, Zanetti: "La decisione di Skriniar va accettata. Tutti d'accordo sul togliergli la fascia"

di Alessio Del Lungo
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Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, è stato ospite di DAZN il giorno dopo il derby vinto dai nerazzurri: "Ho passato un lunedì diverso perché vincere un derby ha un sapore speciale, soprattutto perché lo abbiamo vinto meritatamente".

L'Inter in alcune partite è fortissima, in altre si perde.
"Sicuramente si poteva avere qualche punto in più, ma è un percorso che la squadra sta facendo con continuità. Ci sta una flessione quando ci sono tanti impegni ravvicinati. Io vedo una squadra protagonista, che sa reagire nelle difficoltà e che vuole fare la partita sempre. Dal primo anno di Antonio Conte l'Inter ha sempre avuto continuità nelle ultime quattro stagioni e sono sorpreso da critiche esagerate a una squadra che sta facendo le cose nel migliore dei modi. Siamo consapevoli di poter migliorare, ma il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario".

Pensa a Spalletti?
"C'è tanto di lui nel Napoli. All'Inter ha fatto un grande lavoro, dà la sua impronta alle squadre che allena".

Arrivare secondi vale uno scudetto?
"Serve fare il meglio possibile da qui alla fine. C'è la Champions League, la semifinale di Coppa Italia con la Juventus... Dovremo fare del nostro meglio".

Chi è il simbolo dell'Inter in questa stagione?
"Chiederò a Darmian la maglia da mettere nel mio museo perché è un giocatore silenzioso al servizio della squadra. Un ragazzo professionale, che dà sempre il suo ed è serio. Fa la differenza in qualsiasi gruppo".

A cosa è dovuto il gap tra Napoli e Inter?
"Alla continuità e per questo c'è il rammarico di aver lasciato qualche punto per strada. Ci sono tante partite, il campionato è competitivo... Il Napoli non ha sbagliato niente, batterli è stata molto dura".

Si aspettava un Milan così prudente nel derby?
"Avevo sentito qualcosa prima delle partite, poi il cambiamento si è verificato in partita. Vorrei però dire che ci sono anche i meriti dell'Inter, che ha voluto vincere la partita dal primo minuto. Il Milan è una squadra che va sempre rispettata, poi ci sono i momenti... Conosco comunque Maldini e Pioli, hanno la personalità per venirne fuori".

Può essere Lautaro il vero capitano dell'Inter?
"Sono molto contento del percorso che ha fatto all'Inter e del rendimento sempre in crescendo che ha avuto. Ora è una conferma anche per l'Argentina, mentre per l'Inter dimostra ogni volta che scende in campo di essere importante. Poi è un generoso, non vuole perdere e quando ha detto che il derby si vive come in Argentina ha ragione perché l'ambiente è molto caldo".

La situazione legata a Skriniar si poteva gestire meglio?
"Non lo so, ma è semplice: noi abbiamo proposto il rinnovo nelle nostre possibilità, lui ha valutato e detto no. Va bene così e la sua decisione va accettata. La cosa più importante è la risposta dell'ambiente che ha capito di dover mettere il giocatore nella condizione di rendere al meglio. Quello che conta è il bene della società e lui è stato il primo a capirlo. L'Inter andrà avanti, Skriniar indosserà un'altra maglia da luglio e gli auguriamo il meglio. Per noi è fondamentale che giochi come nel derby".

Perché avete voluto togliergli la fascia?
"Questo tema è legato soprattutto al futuro, Marotta è stato chiaro. Io capisco tutto, ci siamo confrontati tutti e siamo stati d'accordo che fosse la scelta migliore, che lui ha capito per primo. L'Inter va avanti, guardiamo al futuro. Nel derby il capitano è stato Lautaro, che è il presente e il futuro".

Chi è il giocatore più interessante del campionato?
"Pensando soprattutto al Napoli, dico Osimhen. Sta dimostrando di essere un grande attaccante, importante per la sua squadra".

Che ricordi ha del Mondiale?
"Che è stato impossibile rimanere sobri (ride, ndr). L'ho vissuto con grande sentimento per l'Argentino, poterlo vivere con la mia famiglia mi ha permesso di festeggiare ogni istante. Dopo la finale ho provato allegria perché lo aspettavamo da tanto quel successo. Chi ama il calcio aspettava che Messi vincesse il Mondiale, l'ho sentito dai tifosi in Qatar".

Messi o Maradona?
"Diego aveva un carisma incredibile, al di là di quello che faceva in campo. A Messi si vuole bene perché è come si mostra... Da argentino sono felicissimo per aver avuto Diego, che rimarrà unico".

Era vera la storia di Messi-Inter?
"Io sono rimasto sorpreso quando ha detto addio al Barcellona, ma realisticamente non possiamo competere con il PSG o gli altri club di Premier. Per il rapporto che abbiamo ci siamo parlati quando c'era questa possibilità".

Mourinho a Roma come lo vede?
"Vi sorprende? Lui riesce sempre a dare qualcosa di importante per i suoi, li sprona per il loro bene".

Zaniolo lascerà la Serie A.
"Mi dispiace, non va bene che vada via dall'Italia, ma sono scelte da rispettare, anche perché non conosco cosa sia successo a livello ambientale. Intorno a lui non c'è serenità, penso sia la scelta più giusta per lui andarsene".

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