Inter, otto più tre in scadenza: da Dzeko a Lukaku, il punto sui nerazzurri
C'è chi va e chi non lo sa. A tre mesi dal fatidico 30 giugno, dal punto di vista formale sono otto i calciatori nella rosa dell'Inter in scadenza di contratto a fine stagione. Si aggiungono i tre prestiti, inevitabilmente anch'essi incerti di quale sarà il proprio futuro. Ma andiamo con ordine.
Chi è sicuro di andare. Tre giocatori, in realtà, hanno il destino già scritto. Milan Skriniar si legherà al PSG: manca soltanto l'annuncio ufficiale, ma il difensore slovacco ha già firmato col club transalpino. Che infatti segue con una certa apprensione l'evolversi della situazione dal punto di vista fisico. Addio pressoché già scritto per Roberto Gagliardini, che ha reclamato maggior spazio in campo: Monza e Gagliardini tra le ipotesi, ma non mancano le sirene dall'estero. Infinte, saluterà anche Dalbert, chiudendo una parentesi al sapore di meteora.
Chi è più vicino al rinnovo. "Non escludo un rinnovo a breve". Così Federico Pastorello, che segue gli affari di Stefan De Vrij, ha aperto le porte al prolungamento del contratto, dopo aver parlato nei mesi scorsi di sirene dalla Liga. L'Inter ha messo sul piatto un biennale a cifre poco più basse rispetto a quelle attuali - circa 4 milioni di euro a stagione - e il giocatore sembra convinto. Proprio la durata del nuovo accordo è uno dei temi legati al futuro di Edin Dzeko: il bosniaco pare essersi deciso a dire sì al rinnovo solo annuale offerto dal club nerazzurro. Che però, visto il rendimento del 2023 (solo due reti da inizio anno) potrebbe voler ridiscutere anche le cifre, scendendo al di sotto di quei 5 milioni di euro che starebbero bene al centravanti.
E i portieri? Se ne parlerà più avanti, sia con Samir Handanović che con Alex Cordaz. Quest'ultimo, del resto, l'anno scorso ha rinnovato a pochissimi giorni dalla scadenza: non è escluso il bis. Più intricato il caso dello sloveno, che per la prima volta da quando è all'Inter sta vivendo una stagione da secondo. Alla fine, si dovrà interrogare su cosa fare "da grande", le opzioni in campo sono diverse: prolungare da vice, con un ruolo già chiarito da inizio stagione a differenza di questa in cui partiva avanti a Onana sulla carta. Chiudere da primo portiere in un'altra piazza, o ritirarsi e magari rimanere nell'Inter, ma con un nuovo ruolo. Da decidere anche il futuro di Danilo D'Ambrosio, uno dei totem dello spogliatoio: i nodi sono legati alla durata del nuovo contratto e allo spazio in campo, dato che in Serie A altri club gli garantirebbero un maggior impiego.
Capitolo prestiti. In "scadenza", anche Romelu Lukaku, che a inizio luglio dovrebbe tornare al Chelsea, Marotta dixit. Le frasi dell'amministratore delegato sono da interpretare anche in chiave di tattica di mercato: se Lukaku il 1° luglio sarà un giocatore del Chelsea, non si tornerà indietro perché perderebbe i benefici derivanti dall'applicazione del decreto crescita. Il quadro è piuttosto chiaro: il giocatore vorrebbe restare, i Blues non faranno le barricate per trattenerlo a Stamford Bridge, l'Inter si interroga sui costi altissimi dell'operazione, quasi 26 milioni di euro lordi per un solo anno. Più no che sì oggi, ma la differenza la faranno il rendimento in campo da qui a fine anno e l'eventuale ribaltone in panchina. Nessun dubbio, a livello tecnico e di rendimento, su Francesco Acerbi, per il quale però c'è da ottenere uno sconto rispetto ai 4 milioni di euro che chiede la Lazio. La sensazione è che l'affare convenga a tutti e alla fine si troverà una quadra. Infine, Raoul Bellanova: l'Inter ha già speso 3 milioni per il prestito, a oggi non sembra troppo convinta di investirne altri 7 per il riscatto