Hellas Verona, Zanetti: "Spirito e coraggio, ecco le chiavi. Belahyane? Un futuro crack!"
Il Verona espugna il Ferraris dopo 34 anni e vola a 6 punti in classifica. Un avvio di stagione sprint per gli uomini di Paolo Zanetti, che a Sky Sport analizza la vittoria contro il Genoa e non nasconde la sua soddisfazione.
Complimenti mister, francese, inglese, quante lingue deve parlare in allenamento? Ma i risultati si vedono!
"Non è semplice, la lingua comune è l'inglese, ma la cosa importante è che i ragazzi capiscano cosa fare in campo. E poi serve lo spirito giusto, la cattiveria agonistica. Oggi, in uno stadio pieno e caldo come questo, non potevamo sbagliare."
Una vittoria che mancava dal 1990, un Verona determinato e con nuovi innesti che si stanno inserendo bene. Soddisfatto? Se lo aspettava un inizio così?
"Certo che lo sognavo! Ma era un'incognita, la squadra si deve ancora conoscere. I risultati aiutano a crescere, a trovare consapevolezza. Se siamo uniti possiamo accorciare i tempi."
Belahyane, ad esempio, sta impressionando. Tre partite su tre da titolare, un 2004 che sembra già un veterano. Cosa ne pensa?
"Mi ha colpito fin da subito, per la personalità e la sfrontatezza con cui gioca. Recepisce subito quello che gli chiedo. Ha ancora margini di crescita, ma diventerà un crack, un giocatore importantissimo per il Verona."
Questo Verona le sembra superiore alle squadre che ha allenato in passato, abituate a lottare per la salvezza?
"È presto per dirlo, le qualità si dimostrano sul campo. Vedo cose positive in allenamento, ma anche margini di crescita. Il problema non è tecnico, ma di conoscenza reciproca. Dobbiamo fare squadra il prima possibile."