Fiorentina, Sottil: "Adesso sto finalmente bene, non vedo l'ora di tornare in campo"
Riccardo Sottil, nuovo attaccante della Fiorentina, è stato intervistato dal sito ufficiale dei gigliati: "Purtroppo fin dall'inizio del ritiro non ho potuto svolgere un allenamento con il gruppo, ho seguito un programma personalizzato d'accordo con lo staff medico. Ho seguito dei lavori personalizzati per il post infortunio alla schiena: sta andando alla grande, finalmente mi sento bene e sono pronto per tornare in campo.
Il Viola Park, con i suoi macchinari, è stato importante per il tuo recupero?
"Assolutamente sì, in questo sportivo c'è un'area dedicata completamente al recupero con piscina, vasche fredde, sauna. Inoltre abbiamo questo macchinario che si chiama Idrowork che ti permette di lavorare ad alta intensità anche se hai dei problemi fisici".
Quanta voglia hai di unirti al gruppo?
"Tantissima, perché già l'anno scorso sono stato sei mesi fuori e sono stati i più difficili della mia carriera. Anche quando sono rientrato ho combattuto con diversi problemi, adesso mi sto sentendo di nuovo quello che ero prima dell'infortunio".
Come si vive un infortunio del genere?
"L'ho vissuto male perché partendo alla grande, è come se mi avessero tolto un pezzo importante di me. Personalmente ho sofferto tanto, anche quando torni c'è bisogno di tempo perché siamo essere umani. Però mi ha formato, sono diventato più paziente e ragiono di più".
Che obiettivi hai per la prossima stagione?
"Voglio tornare il giocatore che ero prima dell'infortunio. Anzi, voglio migliorare".
I nuovi arrivi?
"Anche se non mi sono allenato con la squadra, ho seguito gli allenamenti della squadra. Sono tutti grandi giocatori, sicuramente saranno dei tasselli importanti per provare a fare ancora meglio dello scorso anno. Arthur ha giocato per Barcellona e Liverpool, ha presenze con la nazionale brasiliana ed ha giocato in Champions League".
Cosa vuol dire per un ragazzo giovane potersi allenare al Viola Park?
"Per me è una cosa fantastica, vivi respirando l'aria della prima squadra. Quando ero nel settore giovanile della Fiorentina questa cosa mancava, gli allenamenti erano in ambienti diversi, vivevo in convitto. Qua è tutto più facilitato, non ti manca niente. Hai tutto per crescere e per arrivare pronto in prima squadra".