L'Empoli straccia un altro record battendo con merito il Cagliari
Nemmeno nel 2006-07 - stagione al termine della quale si qualificò incredibilmente per la prima (e unica) Coppa UEFA della sua storia - l'Empoli riuscì a fare meglio: dopo quattro giornate senza sconfitte la squadra allenata da Cagni sbatté sulla Roma e chiuse la sfilza dei suoi risultati utili consecutivi. La vittoria di Cagliari rappresenta un record storico, quindi. Ma soprattutto certifica la forma della squadra azzurra, che ha vinto uno scontro diretto in trasferta senza mai dare segni di cedimento. Il successo è stato perentorio e meritato e, nonostante gli affondi disperati del Cagliari nell'ultima parte di gara, l'Empoli ha mantenuto la porta inviolata per l'ennesima volta.
Un Empoli con tante idee
Nella prestazione corale di grande qualità, in cui i giocatori azzurri hanno saputo mettere in crisi i portatori di palla cagliaritani aggredendoli alti, si vede la mano di D'Aversa, che in poco tempo è riuscito a dare nuova linfa a questo gruppo. Non era semplice, perché la squadra era quasi completamente rinnovata e fatta senza spendere un centesimo. Ma in Toscana sanno benissimo che per fare un buon calcio non occorre aprire il portafoglio. Servono le idee, e quelle l'Empoli le ha sempre avute, anche nei momenti di ripartenza.
Gli azzurri vincitori di tutti i duelli
Come detto, l'Empoli ha vinto con merito. Nella conferenza stampa di presentazione D'Aversa aveva posto l'accento sull'importanza dei duelli e delle secondo palle. Ed è stato proprio in questo campo, caro anche all'ex tecnico azzurro Nicola, che l'Empoli ha prevalso nettamente. Soprattutto nei primi sessanta minuti, quando i calciatori azzurri sembravano più pimpanti e lucidi dei loro colleghi cagliaritani. Nell'ultima mezzora c'è stata un po' di sofferenza, dettata sì dalla stanchezza e dal forcing del Cagliari, ma la difesa dell'Empoli non ha perso mai la calma. Forse era impensabile un avvio così convincente, la società continua giustamente a volare basso. Ma l'inizio di campionato degli azzurri è stato strabiliante ed è giusto sottolinearlo.