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ESCLUSIVA TMW - Torrente: "Genoa competitivo ma prende gol evitabili"

di Stefano Sica
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© foto di Giuseppe Scialla

E’ ancora alla finestra Vincenzo Torrente, reduce da un buon frammento di campionato sulla panchina della Sicula Leonzio, portata con largo anticipo alla salvezza. Diversi gli approcci estivi che non si sono concretizzati (soprattutto con tre club di C), ora l’ex capitano del Genoa aspetta il momento buono per tornare in pista e nel frattempo analizza ai nostri microfoni questo primo scorcio di stagione in B e C.

Classifica corta in serie B: qualcuna ritarda ma c’è molto equilibrio.
“Credo che le tre retrocesse, Frosinone, Empoli e Chievo siano partite con un pizzico di vantaggio, sebbene Benevento e Crotone come organici non fossero da meno. Indubbiamente tutti stanno onorando il loro ruolino di marcia, solo il Frosinone non sta rispettando le attese. Mi aspettavo di più anche dalla Cremonese, a dir il vero. La Salernitana non è una sorpresa come molti ritengono, perché quando si prende uno come Ventura in panchina, significa che hai buoni progetti. Anche il Perugia non mi sorprende, ha una rosa competitiva che può lottare per qualcosa di importante. Staremo a vedere: la classifica, al di là del ritardo accumulato dal Frosinone, è ancora molto corta e tutto può succedere”.

In C il Bari sta provando a risalire, Triestina e Catania fanno invece fatica.
“Il Bari per me resta sempre la favorita assoluta. E’ la squadra più forte. Poi è ovvio che Ternana, Reggina, Catanzaro e lo stesso Catania, per quanto sia in ritardo, possono giocarsela fino in fondo per la promozione diretta. I siciliani devono sbloccarsi fuori casa, dove ora fanno fatica. Se accade, potranno recuperare, per quanto ora possa sembrare difficile. Certamente questo è un girone particolare, dove le insidie si moltiplicano per un fattore ambientale e agonistico. E contro le grandi tutti vogliono fare la partita della vita. Anche per questo il fattore campo è dominante, a parte la Ternana che fuori le ha vinte tutte. Bisogna adattarsi ad un certo tipo di partite “sporche”, bisogna essere bravi e intelligenti nell’interpretazione delle gare. La stessa Triestina non la darei per morta, i valori ci sono e potrebbe ancora dire la sua. Siamo appena all’ottava giornata, c’è tempo per tutto e nessuno può arrendersi ora. Alla fine è la continuità che fa la differenza. Nel girone B, ovviamente, Padova e Vicenza sono le favorite, occhio a Carpi e Sambenedettese. Nel girone A, nonostante l’Alessandria si sia molto rinforzata e la classifica gliene dà atto, sarà complicato avere la meglio su un Monza che ha già valori da serie B. Vedo difficile che i brianzoli possano perdere questo campionato”.

Quali possono essere le cause di questo momento negativo del Genoa?
“E’ una situazione strana, specie se consideriamo che il presidente Preziosi ha rilanciato rispetto allo scorso anno. Ha preso giocatori esperti come Zapata e Schone, e giovani di prospettiva come Favilli e Pinamonti, confermando Kouame e facendosi ridare Romero dalla Juve. A me questo gruppo piace, è stato costruito con una logica e al limite gli mancava, per come avevo avuto modo di vedere, un’alternativa di esperienza in attacco. Peraltro c’è un allenatore come Andreazzoli che - a detta di tutti - sa far giocare bene le proprie squadre. Davvero non saprei analizzare l’origine di queste difficoltà, specie se pensiamo che il Genoa è partito nell’entusiasmo generale di una piazza che aveva ritrovato fiducia. C’erano tutte le componenti per far bene e i primi risultati erano anche incoraggianti. Poi non so cosa sia successo. In questo momento il Genoa subisce anche tanto, oltre a concretizzare poco. E’ chiaro che col Milan non si meritava di perdere, ma resta il fatto che si prendono gol con troppa ingenuità. E sono errori che finiscono per compromettere una partita. Bisogna però dire che la fase difensiva riguarda tutta la squadra, non si può imputare tutto soltanto ad una retroguardia che, per struttura fisica ed esperienza, è impostata su giocatori importanti. Che dire, da tifoso auguro al Genoa di riscattarsi immediatamente, come meritano questi splendidi tifosi”.

Intanto, nonostante la vittoria, Giampaolo saluta il Milan.
“Si parla continuamente di programmazione ma, alle prime difficoltà, ci rimette sempre l’allenatore. Forse la società ha valutato la prestazione, che è stata inferiore a quella del Genoa. Ma, quando si fanno certe scelte, bisogna crederci. Agli allenatori serve continuità, anche se sappiamo bene che veniamo giudicati sempre dai risultati. Può capitare che non si incida subito. Proprio Giampaolo è partito col rombo per poi ritrovarsi col 4-3-3. Ma è normale che un tecnico provi a cambiare vestito se quello precedente non va bene. Lo hanno fatto anche altri allenatori trovando dei riscontri”.

La lotta scudetto sarà ancora a tre?
“La Juventus ha sempre qualcosa in più delle altre, ma l’Inter ha un grande allenatore da cui ha preso subito una identità forte. Lo stesso Napoli per me ci sarà ancora in questa lotta scudetto”.

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