Menù Notizie

ESCLUSIVA TMW - Coronavirus, il paziente 1 a Valencia: "Da S. Siro all'isolamento: ecco la mia storia"

di Giacomo Iacobellis
Foto

Dalla notte Champions di San Siro al ricovero per Coronavirus presso l'Hospital General Universitario di Valencia, in pochissimi giorni la vita di Kike Mateu è stata letteralmente stravolta. Tornato a casa dopo la trasferta lavorativa a Milano, dove aveva seguito l'andata degli ottavi di finale tra Atalanta e Valencia insieme a tanti altri colleghi, il noto giornalista valenciano di Intereconomia Valencia, Las Provincias ed El Chiringuito de Jugones è stato infatti colto ben presto dalla notizia che nessuno, in questi giorni, vorrebbe mai sentirsi dare: positivo al COVID-19. Un fulmine a ciel sereno, che non gli ha però mai fatto perdere il sorriso, il buon umore, la fiducia... Perché, con ormai già dieci giorni alle spalle in isolamento, il vero problema per Kike Mateu non è stato infettivo, bensì affettivo, a causa della lontananza obbligata dalla propria famiglia e dai propri cari. Quanto alla malattia? "Niente più di un semplice raffreddore".

"Sto bene, non vi preoccupate per me", esordisce ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com direttamente dalla sua stanza d'ospedale dopo l'ennesima giornata passata nella più profonda solitudine. "Non ho mai avuto tanti sintomi e adesso mi è rimasta semplicemente un po' di tosse secca. E pensare che sono arrivato in ospedale ormai mercoledì 26 febbraio... Vedendo che il raffreddore con cui ero tornato da Milano dopo Atalanta-Valencia non se ne andava, insieme al contemporaneo boom di casi in Lombardia, ho deciso infatti di farmi per scrupolo il test del Coronavirus. Volevo essere sicuro al 100% di non essere infetto per chi mi stava vicino, mai e poi mai avrei pensato di risultare positivo al tampone".

Cosa le è passato per la testa in quei frenetici istanti?
"È successo tutto in fretta, dai controlli al tampone fino al ricovero. Non mi sono mai turbato più di tanto per le mie condizioni fisiche, vi dico la verità. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata piuttosto avvertire la mia famiglia e le persone con cui ero stato a Milano o a Valencia. Tutti dovevano subito sapere che cosa mi stava succedendo e a loro volta controllare di stare bene".

Che sintomi ha avuto lei nel dettaglio?
"Febbre, tosse, raffreddore, niente di più. Il problema sta semmai nelle categorie più deboli, come anziani o persone già affette da altre patologie. A correre i veri rischi sono infatti proprio quelle persone che dovrebbero prestare maggiore attenzione con qualsiasi altra infezione in circolazione, non solo col Coronavirus".

Ansie, preoccupazioni, paure... Lei sta vivendo tutto questo in prima persona: com'è vista in Spagna l'emergenza Coronavirus che ha messo sotto scacco l'Italia intera?
"La stiamo vivendo con grande apprensione. Sappiamo tutti che spagnoli e italiani hanno da sempre relazioni personali, lavorative e turistiche. Si tratta d'altronde di due Paesi vicinissimi, tanto umanamente quanto territorialmente, ma il numero crescente di casi sul suolo italiano ci allerta non poco. Da fuori sembra infatti che l'emergenza sia stata gestita con approssimazione e la paura è quindi quella che anche la Spagna possa diventare presto un focolaio".

L'allarme COVID-19 ha sconvolto anche il calcio. Eppure, a Valencia non sembrate troppo convinti delle porte chiuse scelte per il ritorno di Champions con l'Atalanta di martedì prossimo.
"Questa decisione non ha alcun senso, sono sincero. Il Governo spagnolo afferma che tale provvedimento serve a limitare l'afflusso di italiani che potrebbero venire a vedere la partita, ma tutto ciò è assurdo se non si limita in alcun modo anche la loro partecipazione alle Fallas (feste tradizionali di Valencia in programma ogni anno a marzo, ndr). Pensate che solo per la rituale Mascletà nella Plaza del Ayuntamiento di Valencia sono solite ritrovarsi migliaia di persone, molte di più e, soprattutto, molto più vicine tra loro rispetto a quanto avverrebbe al Mestalla".

Una misura priva di efficacia dunque secondo lei?
"Insensata e inutile, sì. Qui a Valencia siamo convinti che nonostante le porte chiuse saranno comunque tanti i tifosi dell'Atalanta che si presenteranno in città, passeranno un giorno di festa e caricheranno la loro squadra fuori dallo stadio prima e dopo la partita. Perché giocare a porte chiuse Valencia-Atalanta, se allo stesso tempo non impedisci a tutti gli italiani, specialmente a quelli del Nord, di raggiungere Valencia o il nostro Paese più in generale?".

Proviamo a parlare anche di calcio giocato. Le porte chiuse complicano ancora di più i piani della squadra di Celades: lei crede nella remontada?
"Considerando la fragilità difensiva mostrata all'andata da entrambe le formazioni, ero sicuro che al ritorno l'Atalanta avrebbe concesso ancora più occasioni rispetto alle già numerose palle gol di cui ha beneficiato il Valencia a San Siro nonostante il risultato finale. La remontada insomma mi sembrava possibile, non facevo drammi dopo quel 4-1 anche perché il Mestalla è uno degli stadi più caldi al mondo. Con uno stadio vuoto però cambia tutto: sarà molto, molto più difficile ribaltare il risultato di Milano senza la spinta dei tifosi di casa. Vada come vada la partita, lasciatemi mandare però un ultimo messaggio a chi ci sta leggendo. Ci tengo davvero".

Prego.
"Restate tranquilli, ascoltate chi come me si è ammalato e seguite alla lettera le misure di contenimento - chiosa Kike Mateu con una voce sempre piena di speranza -. Per una persona con un organismo ben funzionante, ovvero la maggior parte della popolazione, i sintomi del Coronavirus sono lievi. È molesto e fastidioso, ti obbliga a fermarti per due settimane, ma per fortuna non supera quasi mai quella soglia. Allo stesso tempo, tuttavia, è importante fare tutti la nostra parte quotidiana affinché i più deboli vengano protetti. Tutti uniti contro il virus, non smettiamo di combattere e, soprattutto, di prevenire".

© Riproduzione riservata
Altre notizie
Lunedì 6 Maggio 2024
06:30 Serie A Napoli, ad Udine senza mezza squadra: Calzona deve rispolverare l’organico 06:15 Serie A Roma-Juventus 1-1, le pagelle: portieri protagonisti, Chiesa in forma per l'Europeo 06:12 Serie A Milan-Genoa 3-3, le pagelle: Leao fischiato, male Tomori. Retegui rompe il digiuno 06:09 Serie A Hellas Verona-Fiorentina 2-1, le pagelle: Noslin uomo del match, Castrovilli unica gioia viola 06:06 Serie A Empoli-Frosinone 0-0, le pagelle: Caprile tra i migliori in campo, Soulé altalenante
06:03 Serie A Cagliari-Lecce 1-1, le pagelle: Mina non si fa mancare nulla. Krstovic come i grandi attaccanti 05:45 Serie A Sky o DAZN? La programmazione televisiva fino alla 36^ giornata di Serie A 05:30 Altre Notizie Oggi in TV, dove vedere Salernitana-Atalanta e Udinese-Napoli 05:15 Serie A Serie A 2023/2024, ecco il calendario completo con tutte le gare fino alla 38^ giornata 05:00 Nato Oggi... Cole Palmer, destinato a dominare in Europa. Sicuri che resterà al Chelsea? 04:30 Altre Notizie Le partite di oggi: il programma di lunedì 6 maggio 00:56 I fatti del giorno Serie A, la classifica aggiornata: Milan e Juve restano a 5 punti, che balzo dell'Hellas Verona 00:53 I fatti del giorno Juve a un passo dalla Champions, Roma in apprensione per Dybala: all'Olimpico finisce 1-1 00:49 I fatti del giorno Milan, il rumore del silenzio nel 3-3 col Genoa. E il Grifone continua a stupire 00:45 I fatti del giorno Carattere e Noslin, tre punti pesanti per l'Hellas con la Fiorentina. Dubbi sul gol del 2-1 00:41 I fatti del giorno Un punto più utile al Frosinone che all'Empoli: la paura di perdere supera la voglia di vincere 00:38 I fatti del giorno Un pareggio che avvicina il Lecce alla salvezza. Il Cagliari deve ancora lottare 00:34 I fatti del giorno Festa promozione rinviata per il Como, Feralpisalò in Serie C: la 37a giornata di Serie B 00:30 Serie A TOP NEWS Ore 24 - Lautaro giura amore all'Inter, Allegri alimenta i dubbi sul suo futuro 00:26 Serie C Pescara, Brosco: "Possiamo dare fastidio a tutti, l'Adriatico sia una bolgia" 00:23 Serie A De Rossi soddisfatto: "48 ore fa eravamo stanchi morti, oggi una partita di cuore e gambe" 00:19 Serie B DS Feralpisalò: "Ci abbiamo provato fino all'ultimo, la squadra ha dato tutto" 00:17 Serie A Leao risponde ai fischi? Messaggio social: "C'è gente che non conosce il significato..." 00:15 Serie AVideo Retegui, Giroud, Ekuban... Milan-Genoa gara dei bomber (e dei fischi): gli highlights del 3-3 00:12 Serie A Condò: "Inter poco motivata, il Sassuolo molto. Altrimenti il ko del Mapei non si spiega" 00:08 Serie A Florenzi torna ad assaporare la gioia del gol: non segnava in Serie A da quasi 750 giorni 00:04 Serie B Reggiana, Nesta: "Nei minuti finali non esiste questa gestione dell'arbitro, così non va" 00:00 Accadde Oggi... 6 maggio 1956, Fiorentina campione d'Italia per la prima volta nella storia: basta l'1-1 di Trieste 00:00 A tu per tu …con Giocondo Martorelli 00:00 Editoriale Roma e Juve ci avete divertiti. Chiesa un sorriso per Spalletti. Svilar un muro. Inter che brutta figura. Pioli il compromesso giusto per il Napoli. Emozione Eriksson