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De Zerbi: "Vittoria determinante. Futuro? Sassuolo davanti a tutto ma qualcosa va rivisto"

di Antonio Parrotto
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il 3-1 sulla Fiorentina. Ecco le parole del tecnico dopo la sfida odierna: "Nel primo tempo c'era qualcosa che non andava, non so, la confidenza con la palla in un campo molto duro sotto, non ci venivano cose che normalmente ci vengono a occhi chiusi. Nella ripresa, con i rigori che c'erano entrambi, abbiamo trovato il gol e ci siamo sbloccati, dipalidando poi qualche occasione per aumentare il bottino, non per una vittoria più larga però se la Fiorentina ti fa il 3-2 rientra in partita e rischi di pareggiarla, come è successo due anni fa ed è finita 3-3".

Quanto era importante vincere oggi?
"Oggi è una partita determinante perché vincendo ci portavamo a +6 dal Verona, 5 più lo scontro diretto, e a 7 dalla Sampdoria, che è una squadra che sta viaggiando alla grande. Voleva dire continuare dopo Benevento perché rientravano giocatori importanti come Defrel e Berardi. Noi possiamo fare a meno di tutti ma non tutti i giocatori sono uguali per età, esperienza, carisma, qualità".

Berardi?
"E' determinante sempre, così in fase realizzativa, così negli assist, così come carisma. Quando hai Berardi in squadra è un altro sollievo, non per togliere qualcosa a un altro giocatore, perché Traore potrà diventare forte quanto Berardi, Djuricic qua da noi ha fatto spesso la differenza ma averli tutti sani vuol dire avere l'imbarazzo della scelta ed essere consapevoli che se sbaglio, sbaglio io. Non averli, fare scelte obbligate, mi piace un po' meno".

Raspadori?
"Oggi è stato bravo perché ha lottato davanti con Pezzella che è un giocatore importante, ha dato qualità, ha giocato spalle alla porta e qualche volta ha dato profondità. Ha preso un rigore netto e l'ha preso da giocatore scaltro, senza ingannare. Ha anticipato il tempo al difensore e anche questo è essere giocatore, è essere intelligenti, e abbiamo trovato il vantaggio con quel rigore, è stato determinante ai fini del risultato".

Percentuale sulla permanenza a Sassuolo?
"Con Giovanni Carnevali che non è un semplice amministratore delegato ma un amico, parleremo, affronteremo. Non è un problema dell'altra squadra. Ho anteposto sempre il Sassuolo davanti a tutto. Il problema è capire se sono l'uomo giusto al posto giusto dopo 3 anni. Per due anni di fila siamo ottavi, difficilmente possiamo fare qualcosa di più perché chi ci precede è nettamente più forte e bisogna capire quale scelta è la migliore, col pensiero che sono sempre orgoglioso di essere a Sassuolo. Non sta scappando nessuno da qua. Si fanno valutazioni ponderate per non pentirsi in futuro".

Voglia di qualcosa di nuovo?
"No. Dopo 3 anni ci si abitua allo stesso allenatore e quindi qualcosa va rivisto, tutto qua".

Locatelli?
"Lo ringrazio. Ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore forte ma un ragazzo di valori. Ieri non doveva nemmeno venire in panchina e stamattina era lui che spingeva per essere utilizzato a partita in corso. Il rischio era poterlo perdere per tanto tempo. Quando il dottore mi ha detto che non avremmo rischiato, non ho avuto freni, senza dimenticare Bourabia che è tornato e Magnanelli che è tornato".

Caputo?
"Credo che per queste due sicuramente non ci sarà. Vediamo di recuperare Ayhan che si è negativizzato da poco. Poi penso che gli altri stiano bene. Cerchiamo di preparare il Milan rispettandola ma chiaramente prendendo il pullman per cercare di andare a fare risultato".

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