Da partente a stacanovista, la parabola di Guendouzi. E l'apprensione in vista della Juve
Otto su nove tra campionato ed Europa League, tutte da titolare a eccezione appunto dalla sfida con la Dinamo Kiev del 25 settembre in cui è rimasto in panchina. Tra le certezze della nuova Lazio di mister Marco Baroni c'è un calciatore che in tanti davano per partente soltanto quest'estate: Matteo Guendouzi. In campionato, soprattutto, il centrocampista francese è stato sempre schierato dal 1', venendo sostituito solamente una volta nella prima giornata col Venezia e comunque dopo 87 minuti di gioco all'insegna del suo solito dinamismo. Nei suoi 717 minuti complessivi in stagione è già arrivato pure un gol, per la precisione in occasione della trasferta sul campo del Torino del 29 settembre.
Oltre a questi numeri, a testimoniare ulteriormente l'importanza dell'ex Marsiglia e Arsenal in questa squadra è l'apprensione per il rischio che possa saltare il big match con la Juventus di sabato. Una possibile assenza che ha acceso gli allarmi in casa biancoceleste, dovuta a un pestone subito durante la gara giocata con la sua Francia contro il Belgio in Nations League nella serata di lunedì. Tutto questo, in seguito alla prestazione decisiva con una rete e un assist nella partita contro Israele di quattro giorni prima.
Gli ultimi segnali sono positivi, anche se la decisione finale sul suo utilizzo spetterà ovviamente a mister Baroni. Nel frattempo, Guendouzi si è sottoposto ad accertamenti strumentali che hanno escluso fortunatamente fratture al mignolo del piede. All'Allianz Stadium non potrà essere per forza di cose al 100%, ma questa Lazio può fare a meno del suo corridore riccioluto? La domanda oggi imperversa su tutte le testate romane, la risposta arriverà solo nelle prossime ore.