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Cancellieri: "Posso giocare su entrambe le fasce. Parma è la piazza giusta per me"

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di Tommaso Rocca
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11.45 - Giorno di conferenza in casa Parma. Al termine della sessione mattutina di allenamento, il nuovo acquisto Matteo Cancellieri verrà presentato ufficialmente in sala stampa, di fronte ai giornalisti. L'attaccante, arrivato in prestito oneroso con diritto di riscatto dalla Lazio, si è unito al gruppo una settimana fa, trovando anche l'esordio nel finale di gara contro la Fiorentina. Tra pochi minuti, dalla sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio, Cancellieri risponderà alle domande dei giornalisti presenti. Segui le sue parole in diretta grazie al LIVE! di TMW.

12.10 - Inizia la conferenza stampa.

Prende la parola il ds Pederzoli: "Sempre un piacere presentare un giocatore. Chi arriva è stato voluto e cercato, Matteo rientra in questi parametri. Un giocatore giovane ma già con una storia importante. E' già alla quarta stagione in Serie A, anche questo depone a favore delle sue qualità, che sono tante e conosciamo. Non eravamo gli unici a volerlo, ma alla fine è con noi e siamo convinti ci darà una grossa mano. Ha tutto per farlo. E' un professionista come si deve, è giovane, fresco e entusiasta, ciò che serve per far bene in questo Parma. Un grande piacere per me presentarlo":

Ti aspettavi di esordire subito con la Fiorentina?
"Ho fatto subito due allenamenti con la squadra. Speravo di esordire, ma non me lo aspettavo. Ovviamente ciascuno spera sempre di prender parte alla partita ma l'importante per me era conoscere l'ambiente, vedere lo stadio e i compagni all'opera".

Che impressione ti ha fatto la squadra?
"Ho visto qualche partita l'anno scorso e anche rivedendola sabato mi son reso conto che è una squadra giovane e forte, con tanta qualità. C'è un bel clima, mi son sentito subito parte del gruppo, per me è molto importante per entrare in sintonia con l'ambiente. E' una squadra brillante, giovane e forte".

Preferisci giocare a destra o a sinistra?
"E' indifferente, posso giocare anche davanti o come seconda punta. Non ho una preferenza, mi piace giocare dappertutto davanti".

Come mai hai scelto Parma?
"E' il posto giusto al momento giusto. Una squadra forte, con tanti giovani, penso che sia la piazza giusta per fare un altro campionato importante e prender parte ai progetti della società".

Quanto è facile o difficile integrarsi in un gruppo che già si conosce?
"Non è mai facile, ma con un gruppo così, molto giovane, c'è intesa in campo e fuori. Allenarsi insieme e stare insieme aiuta".

Pensi di poter fare il centravanti in stile Bonny?
"E' un ruolo che conosco e ho già fatto. Vanno capite le richieste del mister, che movimenti vuole. Sono disponibile a farlo, ovviamente è diverso che fare l'esterno".

Hai un obiettivo personale?
"Non penso ai numeri. Ovviamente, più gol faccio meglio è per la squadra".

Lo scorso anno, soprattutto nel finale, hai giocato spesso seconda punta, segnando tanto:
"L'anno scorso quando serviva far risultato e magari eravamo sotto ho ricoperto spesso quel ruolo. Mi trovo bene esterno su entrambe le fasce, anche seconda punta, non ho preferenza, mi rendo disponibile".

Speravi di restare alla Lazio dopo il mancato riscatto ad Empoli? Che differenze vedi in allenamento?
"Gli allenamenti sono intensi, mi ci trovo a pieno. Si lavora serenamente e seriamente ma con grande serietà. Sono ritornato alla Lazio in estate e ho capito com'era la situazione e a quel punto ho deciso di andar via".

Mancini ti ha opzionato per la nazionale, c'è bisogno di gol anche in nazionale:
"Ovviamente far gol e assist è il mio obiettivo, sono un attaccante, devo finalizzare l'azione. Da esterno tendi ad accentrarti, da punta sei più vicino alla porta, ma l'obiettivo è arrivare lì".

Ad un certo punto è sembrato potesse saltare la trattativa, c'è un aneddoto sul tuo arrivo in Emilia:
"Io son sempre stato convinto di venir qui. Ci sono stato alcune dinamiche che non hanno permesso di accelerare l'operazione, ma la volontà c'è sempre stata. Ho parlato con il mister, mi ha spiegato le dinamiche e mi ha definitivamente convinto".

La scelta del numero 22:
"E' un numero che mi piace ed era libero".

A che giocatori ti ispiri?
"Punto in alto, dico Mbappé o Ronaldo. Naturalmente sono su un altro livello"

Cosa ti aspetti dalla stagione del Parma? Può essere l'anno della tua consacrazione?
"Non guardo mai il lungo termine, giorno dopo giorno cerco di migliorare sempre di più e di capire le esigenze del mister per aiutare la squadra. Siamo u n gruppo giovane e forte ma vedo molto sicurezza e serenità nel lavorare, questo aiuta tanto".

Cosa ti ha detto Pecchia?
"Abbiamo parlato dei miei movimenti, di come posso integrarmi nel suo gioco. Sto cercando di capire cosa vuole nei vari ruoli, guardando anche in allenamento i compagni che giocano qui da tempo. L'ambiente è sereno, mi trovo bene".

Hai già esperienza ad Empoli e Verona, quali pensi siano gli ingredienti per salvarsi?
"Lavorare con serenità, senza porsi obiettivi troppo grandi. Continuare con serenità con i propri concetti, farlo con la giusta tranquillità. Questo rende tutto più facile, penso al lavoro giorno per giorno".

Quando hai segnato l'Empoli ha sempre fatto il risultato, anche quando subentri hai la testa giusta:
"Bisogna capire quello che bisogna fare durante la partita, ci sono momenti in cui è più utile stare bassi, altri in cui è utile strappare in avanti. Questo dipende dal lavoro settimanale e dallo studio degli avversari".

Sarri diceva che eri un crack, cosa è successo nella tua crescita?
"Ci sono tante dinamiche nel calcio, può succedere di tutto. Ho avuto le mie difficoltà nel capire alcune richieste del mister, non sono riuscito ad esprimermi come volevo, questo mi ha penalizzato. Ma non penso sia stato un anno perso, ho imparato tanto con mister Sarri, ho giocato partite e fatto esperienze".

12.34 - Termina la conferenza stampa.

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