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Bologna, Mihajovic: "Prendere sei gol contro l'Inter ci sta. Non la vedo come una disfatta"

di Luca Bargellini
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Dopo il pesante ko subito contro l'Inter nel weekend appena terminato per il Bologna il campionato riprende con il turno infrasettimanale contro il Genoa al Dall'Ara. Queste le parole di Sinisa Mihajlovic nella consueta conferenza stampa della vigilia:

Cosa non ha funzionato contro l'Inter?
"Sapevamo cosa dovevamo fare, ma ogni gara ti insegna qualcosa. La gara contro l'Inter ci ha insegnato che se entri in campo senza l'atteggiamento giusto, intensità e concentrazione, puoi perdere contro le formazioni alla portata. Contro formazioni top come l'Inter invece prendi sei gol. Detto questo bisogna vivere tutto con equilibrio e imparare sempre. Sappiamo quali sono stati gli errori tattici. Fino al 20' sono passati due volte oltre la metà campo e hanno fatto due gol. Abbiamo pagato ogni piccolo errore. Questo ci dice che dobbiamo sputare sangue. L'impressione è che l'Inter avesse più paura di noi, che noi di loro. Questo gli ha permesso di vincere la partita. Sicuramente sei gol non ci stanno, ma a volte capita. Non la vedo come una disfatta, ma di un qualcosa che può capitare durante un viaggio e che ci permette d'imparare. Non siamo contenti, ma può succedere. Adesso però è il momento di pensare al Genoa che affrontiamo in casa nostra e che dobbiamo sfruttare per riscattarci. Sempre con grande attenzione".

Una sconfitta di questo genere può incidere sul morale e sull'approccio dei tanti giovani che ci sono in squadra?
"Può succedere. Quando arrivi da una batosta del genere devi aggrapparti alle tue certezze perché non può cancellarle. Ognuno di noi deve fare quello che sa fare, niente di più niente di meno. Anche perché a volte troppa generosità ti può portare a sbagliare. La vita ti presenza sempre dei problemi e devi affrontarli per risolverli. Ci sono momenti buoni e meno buoni, adesso serve serenità e voglia di stare tutti uniti per andare avanti".

Come mai contro l'Inter avete pensato di aggredirli alti, mentre contro l'Atalanta avete approntato una partita più difensiva?
"Le partite le prepariamo allo stesso modo. Non abbiamo scelto di stare bassi contro l'Atalanta, ma sono stati bravi a chiuderci. L'Inter, invece, l'abbiamo aggredita alta perché sapevamo che potevamo farlo. Poi sul primo gol abbiamo fatto due piccoli errori tattici che ci hanno punito contro una grande squadra. Noi ci presentiamo in campo sempre con la stessa mentalità, poi sta anche all'avversario".

Serviva maggiore prudenza?
"Nostra mentalità è sempre la stessa, poi ci sono degli accorgimenti che prepariamo in base all'avversario. Non voglio cambiare la nostra mentalità. Prendere sei gol non piace a nessuno, ma può succedere".

Da quando è tornato a Bologna è l'undicesima volta che il Bologna prende quattro o più gol. Cosa c'è alla base di questi black-out?
"Sono qua da quattro anni e i ragazzi mi conoscono. Io se la squadra vedo che si allena bene, che fa le cose che deve fare, come faccio ad arrabbiarmi. Non posso far finta. L'Inter era la gara perfetta nel momento migliore per noi e peggiore per noi. Io le partite le affronto sempre per vincere contro chiunque, poi magari prendo 4 o 5 gol. Io sono così, purtroppo o per fortuna".

Come sta la squadra in vista di domani?
"Ci sono dei reparti in cui possiamo permetterci di cambiare, mentre in altri no. Cambieremo qualcosa, dove potremo: stanno tutti bene tranne Schouten e Kingskey. Oggi abbiamo allenamento, poi vediamo. Vorrei cambiare il meno possibile: lo farò solo dove non perderò qualità. Non faccio esperimenti".

Che squadra è il Genoa?
"È una buona squadra, ma se vogliamo rimanere nella parte sinistra della classifica dobbiamo vincere questo tipo di partite. Non c'è niente di scontato a maggior ragione quest'anno che c'è grande equilibrio. Contro qualsiasi squadra di Serie A non ci mette attenzione, concentrazione ed equilibrio rischi. Sappiamo cosa fare, lo abbiamo già fatto e dobbiamo solo ripeterci".

Come mai Orsolini è rimasto a riposo contro l'Inter?
"È stata una scelta tecnica e tattica. Avevo bisogno di esterni più propensi alla copertura difensiva. In questo senso Sansone e Skov Olsen sono state le scelte rispetto a Barrow e Orsolini".

Come sta Arnautovic?
"Ha giocato tre gare in Nazionale e può farlo anche qua. Sappiamo che deve entrare in condizione e giocando sempre può essere un problema in più. L'importante è che non si faccia male, poi lo gestiremo. Contro l'Inter, poi, ha avuto anche un lutto familiare ma ci teneva a giocare nonostante non fosse proprio presente mentalmente".

Possibile di usare più palle alte in area con Arnautovic in attacco?
"Con lui possiamo giocare in diverse maniere. Anzi più che con i cross alti, con quelli bassi. Al di là di Arnautovic che è alto 1.90 ma finalizzare di testa non è la sua miglior qualità".

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Giovedì 2 Maggio 2024
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