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La Lega B non approva il piano della FIGC. Balata: "Parametri diversi su promozione e retrocessione"

di Tommaso Rocca
per Parmalive.com
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport

Quest'oggi si è tenuto il Consiglio Federale e la Lega Serie B ha lanciato un segnale con la propria astensione al voto. La scelta non è una totale opposizione alla riforma, nella quale anche la Lega B ha contribuito, ma è da intendersi come una necessità espressa dalle venti società partecipante di avere maggiore chiarezza. Il fulcro della questione è legato alle retrocessioni dalla Serie A alla Serie B. Difatti, come stabilito, i requisiti economici non sono più ammissivi (in quanto in teoria garantiti dalla licenza UEFA), mentre sono vincolanti per l'iscrizione al campionato cadetto. Questo comporta il rischio che, una squadra iscritta in Serie A, in caso di retrocessione non abbia i requisiti necessari per l'iscrizione al campionato di Serie B. 

Il presidente Mauro Balata ha commentato così: "Abbiamo sollevato criticità sui parametri diversi tra noi e la A in relazione alle società che vengono promosse e retrocedono. È stato riconosciuto come queste problematiche possano impattare rispetto alle iscrizioni in B, vogliamo capire come opereranno in concreto i criteri e faremo le valutazioni con le nostre associate. Anche la A sa che esiste questo problema. Abbiamo manifestato disagio circa questo cambio di rotta quando i precedenti documenti avevano affermato un principio diverso rendendo tutto omogeneo tra le diverse leghe".

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Sabato 27 Aprile 2024