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La grande crisi dei centravanti europei, segnano poco ma lavorano più per la squadra

di Enrico Scarponi
per Bianconeranews.it
www.imagephotoagency.it
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Anche Euro 2024 sta confermando una tendenza preoccupante nel panorama del calcio Europeo: gli attaccanti e più precisamente il centravanti non riescono a segnare con continuità e incidono poco nei risultati delle proprie squadre. A parte qualche rara eccezzione - Kane, Haaland e pochi altri- in Europa si cerca maggiormente la rete con centrocampisti difensori soprattutto nei piazzati. L'Europeo in corso ha confermato questa statistica: le punte fanno una fatica enorme a fare gol e per chi vive per quello, ha anche degli scompensi dal punto di vista psicologico. Se pensiamo strettamente all'ambiente bianconero, gli addetti ai lavori hanno sempre attribuito alla scarsa qualità nella fase di rifinuta, la causa dell'anemia da gol degli attaccanti. In realtà anche con squadre che hanno una grande qualità nei centrocampisti si riscontra questa statistica. E' chiaro che il ruolo si è modificato nel corso degli anni: molti allenatori vogliono attaccanti di movimento, che partecipino molto alla manovra: spesso si abbassano eccessivamente per cercare di legare il gioco e questo comporta un maggiore dispendio di energie fisiche, con conseguente scarsa lucidità nella fase di realizzazione. Inoltre, gli attaccanti vengono utilizzati nella fase di non possesso, per "schermare" un centrocampista: questo comporta tantissimo dispendio di forze fisiche e mentali. La sensazione è che il centravanti deve riappropiarsi del suo mestiere: quello di determinare le partite facendo gol e regalando gioia ai tifosi, evitando gravosi compiti difensivi che non appartengono al ruolo.


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Venerdì 5 Luglio 2024