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Capello rapito: "Dimarco mi ricorda Brehme e Roberto Carlos in questi aspetti"

di Adele Nuara
per Linterista.it
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Stasera l'Italia affronterà la Spagna per la seconda giornata del girone B che potrebbe consentire agli azzurri, in caso di vittoria, di accedere agli ottavi di finale dell'Europeo di Germania. A parlare del match e ad analizzare le armi italiche è Fabio Capello su La Gazzetta dello Sport: "La difesa dell’Italia dovrà essere protetta non solo dal filtro di Jorginho e Barella, ma anche dall’applicazione degli altri compagni, che dovranno rientrare velocemente. Servirà una Nazionale attenta, compatta, che dovrà limitare al minimo quelle “bischerate” di cui ha parlato l’altra sera Spalletti e sfruttare i suoi “trequartisti”: Frattesi e Pellegrini sono ottimi giocatori di inserimento, sanno andare benissimo negli spazi e hanno qualità nelle giocate, possono fare male alla difesa spagnola".

Per Capello la chiave sarà Federico Dimarco: "A proposito di uno contro uno, non si può non parlare di Yamal-Dimarco, la sfida nella sfida sulla nostra fascia sinistra. Come si ferma il 16enne del Barcellona? Onestamente non so come farà Spalletti... Yamal è un attaccante difficile da controllare già per un marcatore classico, e per Dimarco, un esterno che ama soprattutto spingere, la missione si complicherà ulteriormente. E allora ribaltiamo il piano e guardiamo a quello che l’interista può dare quando il pallone è tra i suoi piedi: tanto, tantissimo. Quando avanza sulla fascia, Dimarco è un giocatore da 10 in pagella, dopo Chiesa è lui l’azzurro che osa e crea di più: cross, tiri, palle basse dal fondo velenosissime. Mi ricorda Brehme e, per certi aspetti, Roberto Carlos: anche Dimarco, come il brasiliano, riesce a servire palloni interessanti da posizioni quasi impossibili".


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Sabato 28 Settembre 2024