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Marchetti esalta il mercato dell'Inter: "Da Lukaku a Pavard, come nasce l'Inter campione d'Italia"

di Adele Nuara
per Linterista.it
Federico De Luca
Federico De Luca

Nell'editoriale per TuttoMercatoWeb, Luca Marchetti ha analizzato la stagione straordinaria dell'Inter, partendo dal mercato estivo, quando i più si sbilanciavano nel non ritenere i nerazzurri all'altezza della corsa scudetto: "L’Inter era forte si, ma non necessariamente la più forte. Dopo 7/8 mesi bisogna riconoscere il grande lavoro di Simone Inzaghi, che con una squadra profondamente rinnovata è riuscito a mantere uno standard di gioco altissimo e altrettanta parte di merito va riconosciuta agli uomini mercato Inter: Ausilio e Baccin, con la piena fiducia di Marotta che detta le linee guida".

Grandi meriti per la dirigenza dunque: "Mai come in questo caso, probabilmente, Ausilio (da più di 25 anni all’Inter) sente lo scudetto come più vicino a sé. Vendere e comprare è stato il leit motiv dei nerazzurri in queste ultime stagioni. E l’Inter ha venduto benissimo, anche i suoi giocatori migliori, per comprarne altri, altrettanto bravi. Anzi neanche comprarne: alle volte prendendoli e basta".

L'ago della bilancia è stato sicuramente il voltafaccia di Lukaku con conseguente esplosione di Thuram: "Ed è un po’ Lukaku il centro del mercato nerazzurro. La voglia del Milan di andarlo a stuzzicare, ha invece stuzzicato l’Inter ad accelerare e chiudere definitivamente con Thuram. Che sembrava ormai indirizzato in rossonero, nonostante l’Inter avesse cominciato a seguirlo da molto prima, e che nel giro di poche ore ha invece effettuato una inversione a U. Abbiamo raccontato di una sorta di “vendetta” per aver provato a prendere il belga: beh fosse davvero così sarebbe la vendetta riuscita meglio, considerato anche i gol nei derby".

Da Lukaku a Scamacca fino a... Pavard: "Ma Lukaku poi all’Inter non è mai andato. Voleva andare alla Juventus, non rispondeva più al telefono ai nerazzurri. E anche qui lo strappo completo si è consumato in una notte: quando tutto è venuto allo scoperto l’Inter non ha più voluto parlare con Lukaku. Che poi alla Juve non è neanche andato e che negli ultimi giorni ha trovato la Roma. L’Inter così si trova senza una punta. Punta Scamacca, ingaggia un testa a testa con l’Atalanta. Ma al gioco al rialzo l’Inter ci sta fino ad un certo punto e poi non più. Così Scamacca finisce sempre in nerazzurro ma all’Atalanta. Un momento difficile. Ed è qui che probabilmente c’è stata l’ulteriore svolta del mercato nerazzurro. Perché contestualmente salta anche Samardzic. E così Ausilio punta dritto su Arnautovic (che peraltro ad Appiano conoscono tutti bene), lo compa e con i soldi “risparmiati” di Scamacca e del serbo anziché prendere un attaccante in più va a prendere un campione in difesa: Pavard per 30 milioni".

Il mercato dell'Inter campione d'Italia sta tutto in questa scelte e un altro esempio è quello di Frattesi: "40 milioni per una “riserva”? Si perché non sai quello che può succedere in stagione. E anche se hai il centrocampo più forte d’Italia, uno come Frattesi non lo puoi lasciare a Sassuolo. Alza il livello e di tanto. Costringe tutti ad essere ancora più competitivi. Stessa cosa di Pavard. L’Inter ha alzato l’asticella della qualità media della rosa".

Marchetti chiude: "Programmazione, costruzione della squadra con criterio. Nel corso degli anni ma anche con la capacità di saper reagire alle difficoltà e agli imprevisti. Esattamente come è successo in campo. La squadra mercato dell’Inter è come se avesse anticipato i temi che la rosa (che stavano costruendo) avrebbe poi fatto vedere in stagione. Ausilio da una parte, Inzaghi dall’altra. Con Marotta a legare i fili".


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