Pioli non pensa al derby: nella testa del Milan c'è solo il Porto. Giroud favorito su Ibra
“È un’occasione per una grande squadra, e mi aspetto tanto dalla mia”. Stefano Pioli non usa troppi giri di parole. Battere il Porto si può e si deve, la storia europea del suo Milan non è finita sinché non è finita. Alla vigilia del confronto con i lusitani, il tecnico emiliano chiarisce le sue gerarchie: “Non dobbiamo pensare ad altre partite - risponde in conferenza stampa a chi gli chiede se nella testa possa esservi il derby - è un crocevia per la nostra stagione”. Le polemiche per la vittoria sulla Roma sono alle spalle: “Abbiamo vinto perché abbiamo giocato meglio, così come col Porto abbiamo perso perché abbiamo giocato peggio”. Davide Calabria fa eco al suo tecnico, che anzi precede: “Siamo stati migliori sul campo - dice il capitano in pectore del Milan - ma lo hanno detto anche loro”. Per il terzino, giocarsi tutto a San Siro sarà un sogno che si realizza: “È una cosa che ho sempre immaginato - spiega in conferenza stampa - per questo sarà importante fare felici i tifosi”.
Conceicao non sottovaluta il Milan. Di fronte, i Dragoni che hanno tirato un bello scherzetto all’andata, mettendo sotto il Diavolo sotto ogni punto di vista. Ma Sergio Conceicao non si fa illusioni: “Lo zero in classifica non vuol dire nulla - spiega il tecnico in sala stampa da Porto - parliamo di un club che ha vinto sette Champions League”. L’ex centrocampista, rispetto all’abbondanza dell’andata, dovrà fare i conti con qualche assenza, su tutte quella di Uribe che a centrocampo è un pezzo chiave. Il suo abituale compagno di reparto, Sergio Oliveira, non fa drammi e invita a non sottovalutare il valore dell’avversario: “È una grande squadra, con ottimi giocatori - dice al fianco del suo tecnico - nel nostro girone sono tutte competitive”.
Le anticipazioni di formazione. Conceicao dovrà fare a meno anche di Wendell e Marcano: sulla fascia sinistra giocherà Zaidu, in difesa Mbemba con Pepe. Potrebbe partire dalla panchina l’ex obiettivo rossonero Jesus Corona. Quanto al Milan, Pioli ha testato una formazione abbastanza credibile, ma tutta da verificare, nella rifinitura della vigilia, grandi assenti Ibra (Giroud è in netto vantaggio) e soprattutto Leao, che potrebbe fare spazio al ritorno di Brahim Diaz e alla conferma di Krunic in trequarti. Dietro ballottaggio tra Kjaer e Romagnoli per fare da spalla a Tomori. Se indicazioni o pretattica, lo scopriremo solo nelle prossime ore: gli ultimi aggiornamenti danno l'attaccante portoghese in campo dal primo, con Kessié in panchina. Ma la notte porta consiglio.