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La Juve non batte neppure il Napoli a pezzi ma con gioco e carattere. Allegri toglie Morata. Il Milan è tornato. Mou attacca l’arbitro. Ma il campionato è falsato da una Lega in balia delle Asl.

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Il campionato è un’altra volta nel caos, con la Lega che non governa, le Asl che hanno fermato quattro partite e la farsa che continua anche in vista del turno di dopodomani.

Si gioca? Non si gioca? Dove si gioca?

Fra quel che s’è visto e quel che sarà, fra carte bollate e ricorsi vari, spicca il ritorno del Milan che anche senza diversi titolari soprattutto in difesa, impone ritmo e gioco a una Roma che fa troppa fatica a costruire. Il Milan è fluido e gioca con la testa, un rigore spiana la strada, ma il rigore c’è. Mou s’è arrabbiato, vuole spiegazioni, ma quando il braccio di un giocatore (Abraham) va verso il pallone e si allarga, è sempre rigore. La Roma paga gli errori di Ibanez, la scarsa vena di Zaniolo e le difficoltà del centrocampo. Pioli ha ritrovato Brahim Diaz, ha un grande Tonali e un miglior gioco complessivo. Ibra e Leao mettono un bel sigillo.

E la Juve?

Come sempre. Folate e tentativi di giocate individuali cercano di supplire al gioco che non c’è, ma non bastano. I bianconeri non sono riusciti neppure a battere un Napoli a pezzi, con Spalletti a casa per il Covid, con il caso-Insigne, senza cinque giocatori fondamentali e con due sole riserve in panchina. Pareggiare allo Stadium dopo essere stati a lungo in vantaggio è un segnale importante di coesione, ma anche di gioco. Il Napoli Due ha giocato meglio della Juve, ha manovrato con personalità, aveva un’idea di calcio e le trame si sono viste.

I bianconeri, invece, hanno buttato via l’occasione per provare a reinserirsi nella corsa alla Champions, ma senza gioco (lo ripetiamo da mesi) non si va lontano. Unica nota positiva il ritorno di Chiesa che in pratica ci prova sempre da solo, ma almeno fa la differenza. E’ l’idea di calcio e la mentalità che non ci sono. Se Allegri toglie il centroavanti titolare (Morata) quando è il momento di provare a vincere la partita, c’è qualcosa che non può tornare. E infatti non torna.

Ma lo scandalo vero è questa ennesima farsa che travolge il calcio italiano e dimostra ancora una volta l’inettitudine, la poca lungimiranza e l’assoluta mancanza di programmazione dei dirigenti della Lega.

Farsi trovare impreparati davanti al Covid credo sia un record dei record visto che purtroppo sono due anni che il mondo convive con questa pandemia e già da almeno un mese era scattato l’allarme per la variante Omicron che aveva già portato al blocco di Udinese-Salernitana prima di Natale.

Il calcio no, meglio, la Lega di serie A visto che la B e le altre leghe si sono fermate, la Lega ha fatto finta di niente, nonostante gli oltre cento giocatori contagiati, è stata regolarmente programmata la prima giornata di ritorno come se niente fosse, come se si potesse vivere dentro una bolla o in un altro mondo. Facendosi così anticipare e surclassare dalle Asl che, volenti o nolenti, fanno semplicemente il loro lavoro.

Pensate che in mezzo al caos e con gli arbitri già nelle sedi delle gare, la Lega ha avuto il buon gusto di riunirsi in seduta straordinaria per approvare un nuovo protocollo soltanto mercoledì sera e dopo il pronunciamento di alcune Asl che hanno bloccato Torino, Bologna, Udinese e Salernitana.

E soltanto ieri sera è arrivato un documento ufficiale della Lega che si scaglia, appunto, contro le Asl senza dire che il confronto con Governo e Asl avrebbe dovuto avvenire da tempo e chiesto proprio dal mondo del calcio.

Morale?
Il campionato è allo sbando, alcune Asl hanno bloccato squadre con focolai, altre non lo hanno fatto. Quattro partite non sono state giocate, forse saranno date vinte per 3-0 a Inter, Atalanta, Fiorentina e Venezia o forse no, con ricorsi inevitabili, code di carta bollata e polemiche, le gare che saranno rigiocate chissà quando, come successe l’anno scorso con Juve-Napoli.

E’ evidente che lo spezzatino che ne verrà e coinvolgerà anche il turno di domenica prossima, falsa il regolare andamento del campionato.

Qualcuno gioca, altri restano fermi dopo una lunga sosta natalizia aggiungendo ruggine a ruggine. Le partite non giocate poi andranno recuperate in momenti che potrebbero essere difficili per le coppe o per gli obiettivi stagionali, con squadre penalizzate altre che non hanno avuto contraccolpi. E’ normale?

Se il calcio avesse una testa, se fosse guidato con saggezza o almeno in modo razionale, vista la situazione, queste due prime giornate del ritorno sarebbero state rinviate. Tanto più che in estate non ci sono grandi manifestazioni e una soluzione si poteva trovare.

Ma in un mondo normale, vista la crescita dei contagi, il primo episodio di Salernitana-Udinese bloccata prima di Natale che doveva essere un campanello d’allarme e il nuovo momento difficile per tutto il Paese, invece di aspettare le Asl, la Lega avrebbe dovuto chiedere un tavolo al governo da giorni e giorni, per dare delle linee guida alle regioni, imporre un comportamento univoco e incontestabile alle Asl sempre con l’obiettivo primario che è quello della salute pubblica.

Abbiamo visto di tutto, il Verona in campo nonostante ben undici in rosa contagiati, tre giocatori del falcidiato Napoli in quarantena ma titolari a Torino. Appunto, essendo in quarantena, per qualcuno non avrebbero dovuto giocare. Per altri (ridicoli) avrebbero dovuto giocare indossando la mascherina, per la società partenopea la diposizione entra in vigore solo dal dieci gennaio.

La Juve farà ricorso ora che non ha vinto? Come detto, una farsa assoluta che copre di ridicolo la Lega che ha fatto scendere in campo e preparare le partite anche su campi dove si sapeva che non si sarebbe giocato. Tutto surreale, lo specchio di un mondo dove le regole sono saltate, non ci sono, e nessuno si preoccupa per tempo di fissarle. Un caos neanche troppo calmo.

Per non parlare dei giocatori hai quali sono state concesse vacanze con viaggi in mezzo mondo, feste spensierate senza mascherine e precauzioni varie, troppa leggerezza che non dovrebbe essere consentita ad attori di un mondo particolare, dove sono dei privilegiati e in quanto tali dovrebbero avere maggiori attenzioni e rispetto di altri. Se la Lega ci tiene così tanto a giocare a tutti i costi, perché nessuno ha pensato di ripristinare la bolla-ritiro per cercare di preservare il più possibile i giocatori da qualsiasi contatto esterno? Niente. Caos e far west, come sempre. Con i tifosi, ai quali nessuno pensa, vere vittime di questa situazione.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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