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10 cose che (forse) non sapete di questo calciomercato

di Luca Marchetti
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© foto di Federico De Luca

Il colpo invernale nerazzurro, ovvero Eriksen, con una spesa (relativamente bassa) di 20 milioni di euro, si piazza, almeno secondo transfermarkt in testa alla speciale classifica dei giocatori con più valore di questa serie A. Secondo il popolare sito specializzato in calciomercato Eriksen con il valore di 90 milioni di euro, passa avanti a Dybala (85), Lautaro (80), Lukaku, Koulibaly, De Ligt e Cristiano Ronaldo (75). Dimostrando (al di là della valutazione più o meno condivisbilie) che il colpo Eriksen serve davvero ai nerazzurri per continuare ad avvicinare la Juventus, visto che le prime posizioni di questa speciale classifica appartengono soltanto a giocatori di queste due squadre.

E’ stata la sessione di mercato più ricca di sempre. Sono stati spesi (secondo i dati transfermarkt, che non prendono in considerazione gli obblighi di riscatto e quindi le spese, o gli incassi, posticipati a luglio o addirittura fra 18 mesi) 214 milioni di euro. Per un totale di 198 acquisizioni in Serie A. Incassati invece circa 180 milioni per le cessioni (alcune delle quali, importanti, anche all’estero) per un disavanzo che invece record non è, anche se negati (-34,37 milioni di euro). Insomma si è speso sì ma con (relativo) giudizio.

E’ stata una stagione record anche in Europa, per le spese in questo mercato di gennaio. Si è sforato, per la prima volta il muro del miliardo di euro speso. Per la precisione 1,247 miliardi, aumentando di quasi 500 milioni il mercato invernale 2019 (811 milioni) e superando il record precedente di circa 200milioni (1,040 miliardi nel mercato invernale del 2018). Naturalmente parliamo di Big5.

Le spese più grandi sono state sostenute per giocatori che giocheranno soltanto la prossima stagione nella loro nuova squadra. E’ successo infatti per Kulusevski (che indosserà la maglia della Juventus soltanto a partire dal 1 luglio), ma anche per Amrabat (20 milioni), Petagna (17 milioni) e Rahmani (14). Sfuggono a questa logica Eriksen (20), Demme e Lobotka (20 e 12). Ma per alcuni grandi colpi, le “grandi” hanno preferito anticipare

Sono 39 i giocatori (sui 198 di cui parlavamo prima) che vengono dalla serie A, 7 dalla Premier League e 6 dalla Serie B. I 4 che però vengono dalla Liga, come valore di cartellino sono la “seconda forza” di questo calciomercato invernale: un totale di 34 milioni circa di investimento.

Sono soltanto due i rientri nel campionato italiano, a gennaio, di giocatori che già ne avevano fatto parte: Eriksson (tornato in Italia al Genoa, aveva giocato nel Cagliari) e Ibrahimovic, naturalmente. Ibra detiene anche un altro piccolo record. Dei rientrati, degli ultimi anni, è quello che mancava da più giorni nel campionato italiano: oltre 2700. In questa speciale classifica al secondo posto c’è Criscito con 2557 (stagione 18/19), terzo Kolarov con 2555 (17/18) e poi Pastore con 2521 (anche lui nella stagione 18/19)

E’ stata la prima volta, a memoria questa (senza l’aiuto di siti e statistiche specializzate) che 4 giocatori che hanno fatto le visite mediche poi non sono stati acquistati dalla squadra per cui le avevano fatte. Iturbe al Genoa, Robinson al Milan, Politano alla Roma, Spinazzola all’Inter. Tutti affari saltati per motivi diversi, anzi forse tutti saltati per lo stesso motivo, ovvero la mancanza di accordo fra società, nonostante le foto (in qualche caso) e mail di intese già definite. La curiosità ulteriore è che in nessuno di questi casi le visite mediche sono state un ostacolo!

Anche in questo caso andiamo sempre a memoria: è stata la prima volta, almeno nel mercato italiano che due giocatori con lo stesso cognome si siano scambiati la maglia. E’ successo fra Avellino e Livorno che si sono scambiati Rizzo e Rizzo.

Sempre invece a proposito di transfermarkt: Cedric Bakambu è stato a un passo dal trasferirsi al Barcellona. Alla fine la trattativa è saltata e lui ha scritto se Transfermarkt poteva scrivere sul suo profilo “quasi del Barcellona”. Ed è stato incredibilmente accontentato! Per almeno 24 ore sulla sua scheda è apparso il trasferimento alla squadra “almost Barcellona”. Se non ci credete fate un giro su internet, trovate ancora lo screenshot!

Non c’entra niente con il mercato invernale, ma durante il mercato gli allenatori sperano di poter avere qualcosa in più, per migliorare magari la classifica o avere nuova linfa per poter “rianimare” la squadra. Ma il mercato comunque non impedisce i cambi in panchina. Ce ne sono stati due recentissimi. Uno (purtroppo) inevitabile: quello di Mazzarri a Torino; un altro forse più preventivabile (conoscendo Cellino) ma inatteso: quello di Corini (il secondo, peraltro). Al loro posto Moreno Longo e Diego Lopez, entrambi ex calciatori, entrambi conoscono bene i rispettivi presidenti. Ma quest’anno è già un anno record per i cambi in panchina. Ce ne sono stati già 11 e siamo solo a metà stagione. Lo scorso anno furono 13 a fine anno, due anni fa 10… insomma sarà stato un mercato record, ma anche gli esoneri non scherzano!

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