Benitez: "Al Celta non volevano riconoscere che avevo ragione. Successe anche all'Inter"
Rafael Benítez era arrivato a Vigo poco più di un anno fa. Il club galiziano aveva un progetto ambizioso, il cui obiettivo finale era il ritorno alle competizioni europee; l'ex tecnico di Napoli, Liverpool, Real Madrid e Inter (tra le altre) aveva firmato così un contratto di tre anni ma le cose non sono andate bene: dopo appena nove mesi è stato licenziato con la squadra invischiata nella lotta per non retrocedere.
Benitez ha parlato del suo periodo al Celta nel podcast 'Stick to football' e si è rammaricato per il comportamento del club, che solo ora sta cedendo i giocatori di cui il manager spagnolo voleva liberarsi nelle scorse finestre di mercato: "Sinceramente, se guardate tutti i giocatori che stanno andando via, sono esattamente quelli che dicevo io. Solo che ora c'è un allenatore diverso". Una cosa che sostiene sia successa anche all'Inter, perché "non volevano riconoscere che avevo ragione".
Benítez crede di essere ancora in grado di "competere con chiunque se avessi gli strumenti necessari", ma spiega che in Spagna il fair play finanziario è "molto severo" e rende impossibile avvicinarsi alle big perché "il Real Madrid può spendere 600 milioni e il Celta 60". Infine ha parlato anche del progetto che aveva in mente con il club di Vigo. "Mia moglie è di Ourense. Ho parlato con il presidente e sua figlia, potevamo contare su Luis Campos come consulente esterno e poteva portarci giocatori del PSG o di qualsiasi altra squadra. Ho pensato che sarebbero bastati due anni per avvicinarci all'Europa e nel terzo avremmo giocato le competizioni europee. Poi avrei deciso se tornare in Inghilterra con la mia famiglia".