.

Da Mirri a cinesi e angolo-emiratiani. Tutte le ipotesi per il Palermo

di Tommaso Maschio

Sono tre le cordate più forti per far rinascere il calcio al Palermo, lo scrive Il Giornale di Sicilia in edicola facendo il punto della situazione. I nomi che circolano da più tempo sono quelli di Massimo Ferrero e di Dario Mirri, ma si stanno facendo sotto anche alcune piste estere che portano da un lato agli Emirati e dall’altro alla Cina.

Mirri potrebbe trovare un accordo nei prossimi giorni con l’imprenditore italo-americano Tony Di Piazza per dare vita a un progetto comune che abbia come base la società già costituita dall’imprenditore palermitano immettendo 3,8 milioni di euro. I due però, come riporta il quotidiano, potrebbero anche partecipare al bando ognuno per conto proprio. Ferrero invece punta a salvare i dipendenti della vecchia società, ma c’è sempre da superare l’ostacolo delle multiproprietà con l’ultima idea – intestare le quote alla figlia – che non cambierebbe molto visto che nelle norme di parla di “parenti o affini entro il quarto grado”.

Dall’estero avanza un fondo angolo-emiratino che a breve potrebbe presentare il proprio ambizioso progetto che prevederebbe un investimento di 10 milioni di euro e poi altri programmi legati alla costruzione di una cittadella dello sport e al rinnovo degli impianti. In coda restano poi le ipotesi della cinese China Communications Construction Company e del patron del Leeds Andrea Radrizzani che però al momento non risultano molto forti.


Altre notizie