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L'Alessandria torna in serie B: battuto il Padova di Mandorlini ai rigori

di Luca Esposito
Moreno Longo

Un penalty di Rubin, entrato appositamente per partecipare alla lotteria dei rigori, ha chiuso una finale playoff bellissima, intensa, emozionante. Nemmeno 210 minuti erano bastati per decretare una vincitrice tra Alessandria e Padova, due squadre che meritano l’onore delle armi e che hanno saputo regalare uno spettacolo straordinario ai tanti tifosi che hanno seguito con passione e correttezza due gare che resteranno a lungo nella memoria di migliaia d’appassionati. Solo i miracolo di Dini e Pisseri hanno tenuto inchiodato il risultato sullo 0-0, specialmente nei 90 minuti regolamentari. Nella prima frazione di gioco spicca l’errore di Jelenic che, a tu per tu con il portiere locale, non è riuscito ad angolare suscitando l’ira in panchina di Mandorlini. Nella ripresa i grigi hanno reagito alla grande sciorinando un calcio piacevole, fatto di triangolazioni, sovrapposizioni e schemi imprevedibili su palla inattiva. Strepitoso due volte Dini su Mustacchio, ottima anche un’uscita disperata su Corazza ben innescato da Bruccini. Prima del triplice fischio, però, proprio il Padova ha sfiorato il colpaccio: Ronaldo mette Biasci davanti a Pisseri, bravissimo a chiudere lo specchio della porta con il corpo. Nei tempi supplementari hanno prevalso stanchezza e paura di perdere, solo Ronaldo ha fatto gridare al gol con una punizione dai 25 metri leggermente deviata da Celia. Le lacrime di Longo e Mandorlini hanno accompagnato i dieci rigori, quasi tutti ben calciati. Solo Gasbarro ha sbagliato mira, calciando a lato con Pisseri comunque in traiettoria. Rubin ha archiviato la pratica riportando l’Alessandria in cadetteria per il tripudio di una città che porta in trionfo il suo allenatore, subentrato con la mentalità giusta e immediatamente nel cuore e nella testa dei suoi ragazzi. Un plauso anche al Padova che, nel girone B, aveva chiuso in vetta a pari merito col Perugia eliminando due matricole come Renate ed Avellino. Se ne riparlerà l’anno prossimo, mentre i piemontesi si apprestano sin da oggi ad essere una mina vagante spinta dall’entusiasmo del Moccagatta.

Tabellino

ALESSANDRIA (3-4-1-2): Pisseri 7,5; Parodi 6,5 (121′ Rubin 7), Di Gennaro 6,5, Prestia 6,5; Mustacchio 7, Casarini 6 (70′ Giorno 6,5 Bruccini 6, Celia 6; Chiarello 6 (70′ Di Quinzio 6); Corazza 6 (115′ Stanco sv), Arrighini 6 (81′ Eusepi 6). All. Longo.

PADOVA (4-3-3): Dini 7.5; Germano 6,5, Rossettini 6,5, Kresic 6.5, Curcio 7; Jelenic 5,5 (70′ Bifulco 6), Halfredsson 6(110′ Vasic sv), Hraiech 6 (94′ Gasbarro 5,5); Chiricò 6,5(94′ Mandorlini sv), Ronaldo 7, Biasci 5,5 (88′ Paponi 6). All. Mandorlini.

Arbitro: Marcenaro di Genova 6,5.

Ammoniti: Bruccini, Halfredsson, Casarini, Kresic, Hraiech, A. Mandorlini, M. Mandorlini


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