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Ds Campobasso: "Innesti di categoria in ogni reparto. La Serie C non è la Serie D"

di Tommaso Maschio

“Domenica mi sono emozionato a vedere il Campobasso giocare così, questo testimonia la grande serietà e professionalità dei calciatori. Giocare il 16 giugno dopo i festeggiamenti con questa attenzione e questa voglia di incidere ti riempie di gioia. Abbiamo una squadra composta da calciatori forti, lo dicono i numeri dopo aver vinto il girone più difficile d’Italia e lo abbiamo dimostrato anche nella poule Scudetto. Siamo andati a vincere a Cava de’ Tirreni, questi ragazzi si divertono e sono forti”. Parla così nel corso della trasmissione ‘A Tutta C’ sulle frequenze di TMW Radio il direttore sportivo del Campobasso Sergio Filipponi tornando alla vittoria contro il Trapani nella finale della Poule Scudetto di Serie D. Il dirigente poi guarda alla prossima stagione annunciando scelte difficili per l’attuale rosa e l’arrivo di mister Piero Braglia in panchina.

Con la promozione in C si riparte dal gruppo dello scorso anno?
“Questa è una bella domanda, diciamo che ci sono le categorie e quindi non è sempre facile, bisogna fare delle scelte difficili perché comunque la Serie C è un campionato diverso e che richiede cose diverse. Bisognerà trovare il giusto equilibrio, noi abbiamo una rosa di 24 ragazzi tutti all’altezza, nella poule Scudetto hanno fatto la differenza anche coloro che hanno giocato poco. Voglio però sottolineare la serietà di questo gruppo perché la partita con il Trapani poteva finire con ancora più gol di scarto. È merito di tutti gli elementi della società, ho avuto la fortuna di vincere un campionato e quando vinci ti rendi conto che hai bisogno di tutti i tasselli al posto giusto”. 

C’è qualche novità sull’allenatore per la prossima stagione?
“Braglia sarà l’allenatore per la prossima stagione, dobbiamo ufficializzarlo dal primo luglio, ma abbiamo già l’accordo verbale. Mi sto affacciando ora nel mondo della C e stiamo analizzando le opportunità che offre il mercato, noi abbiamo cercato un allenatore importante ma quello che ci fa pensare è la scelta dello stesso Braglia. Il fatto che abbia accettato la nostra proposta un allenatore importante come lui fa pensare anche me. Significa che ha visto qualcosa nel progetto Campobasso”. 

Quale reparto andrà rinforzato maggiormente?
“Sicuramente dobbiamo cercare di inserire elementi di categoria in tutti i reparti, la Serie C non è la Serie D. Io ho fatto tanto settore giovanile, è il mio terzo anno da direttore sportivo e conoscevo bene la Serie D. Tutte le squadre che hanno vinto la D hanno messo dentro tra gli otto e i dodici elementi in rosa. Lo dice la storia, tutte mettono innesti importanti perché si parla di un livello diverso. Ce lo impone la categoria di rinforzare la squadra”.

Sa in quale girone giocherete il prossimo anno?
“Geograficamente dovrebbe essere il girone B, poi staremo a vedere. Ci faremo trovare pronti sia nel girone B sia nel girone C perché dovremo far vedere il valore del Campobasso. In questo momento siamo la squadra più a nord di quelle del sud, il Latina è più a sud di noi. Poi ci sono sette campane, tre siciliane, cinque pugliesi, tre tra Calabria e Basilicata, una delle Under 23 e il Latina che è più a sud di noi. Per la costruzione della squadra non cambia nulla, per me i giocatori devono avere certe caratteristiche. I centrocampisti devono avere certe qualità e soprattutto l’attaccante deve essere forte, quello non si può sbagliare”.


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