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"Tanto tuonò che piovve". Caserta esonerato a Benevento: un rapporto incrinato già in estate

di Luca Bargellini

"Tanto tuonò che piovve" è uno dei proverbi più comuni e conosciuti nel nostro Paese. Un adagio, questo, che ben si adatta a quanto sta avvenendo in casa Benevento. In estate, infatti, per alcune settimane le possibilità di una conferma di Fabio Caserta dopo il finale della scorsa stagione in calo, sembravano evaporare sotto il caldo terribile di quelle settimane. Poi la frattura che sembrava essersi creata si è ricomposta, quasi sorprendentemente, e il presidente Oreste Vigorito, confermatosi esso stesso al timone del club dopo qualche tentennamento, ha deciso di trattenere l'allenatore ex Perugia nel Sannio.

Anziché una frattura ricomposta, però, il rapporto con il tecnico è apparso più come un qualcosa tenuto insieme con bende e cerotti, tanto che dopo lo 0-0 del 'Ferraris' contro il Genoa alla seconda giornate si è tornati a parlare di possibile esonero per Caserta, con Daniele De Rossi come nuova idea per i giallorossi.

Anche qui, però, si è deciso di confermare la fiducia. Almeno fino ad oggi quando, alla fine, è arrivato l'esonero per il tecnico calabrese. Con il Benevento lontano otto punti dalla vetta e un'autostima tutta da ricreare grazie al lavoro di chi ne prenderà il posto: Fabio Cannavaro.


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