.

Spezia, D'Angelo: "Non possiamo essere tra le favoriti, ma qui potenzialità ed elementi top"

di Claudia Marrone

"Non fa parte della “vipperia” del calcio, ma ne è l’immagine più chiara e sana": così, Tuttosport, descrive il tecnico dello Spezia Luca D'Angelo, che ha parlato dalle colonne del citato quotidiano, non senza un velo di ironia: "Cosa mi aspetta nella prossima stagione? Devo solo sbrigarmi ad andare in A, comincio ad avere un’età anch’io, ma mi diverto ancora moltissimo".

Il discorso si sposta poi ovviamente alla squadra: "Lo scorso anno, avevo dall’esterno qualche perplessità su una squadra che faceva fatica a entrare nella categoria dopo la retrocessione. Curiosamente però l’avevo seguita tre volte e aveva sempre giocato bene. Quando ho accettato l’incarico, già alla prima al 'Ferraris' contro la Samp ero convinto di ribaltarla. C’è voluto qualche mese, ma poi la salvezza è arrivata. Eravamo cresciuti anche nella consapevolezza, pareggiato tante partite che potevamo vincere. Ma da gennaio in poi, sostenuti da un pubblico stupendo, avevamo dato segnali importanti. Ricordo il match contro il Catanzaro, pareggiato ma chiuso tra gli applausi. La sinergia con lo stadio e la gente qui fa la differenza".

E aggiunge: "Se abbiamo guadagnato la salvezza all’ultima giornata, ad agosto non possiamo essere tra i favoriti. Ma tanto giocano a nascondino, tutti. Siamo una squadra che ha potenzialità ed elementi importanti, se Reca e Verde restano, li abbracciamo, ma in pochi mesi non capovolgi la storia. Tutte le cessioni sono state concordate e non forzate; elementi che non rientravano nei piani. Avrei forse tenuto Bastoni, ma contrattualmente andava in scadenza e non c’era un gran rapporto con il club".


Altre notizie