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Quale futuro per la panchina della Feralpisalò - Prima la salvezza. Poi si parlerà con Zaffaroni

di Claudia Marrone

Una prima storica promozione in Serie B, centrata a margine della passata stagione, poi un disastroso avvio di annata nel torneo cadetto, con sette sconfitte nelle prime dieci partite giocate: gare che sono costate l'esonero a mister Stefano Vecchi (ora tecnici del Vicenza, in Serie C), rimpiazzato lo scorso 23 ottobre da Marco Zaffaroni, che ha così preso la guida della Feralpisalò. Viva, perché è una squadra che non sta particolarmente peccando in prestazioni, ma comunque penultima in classifica. Una posizione, quella appunto della graduatoria, che costerebbe la retrocessione.

Mancano però ancora otto giornate al termine della regular season, e tutto può accadere, ci saranno eventualmente anche i playout per provare a mantenere la categoria se non fosse salvezza diretta, e solo in quel momento si capirà davvero quello che sarà il futuro della panchina gardesana.

La posizione di Zaffaroni è a ora salda, fu messa in discussione solo a dicembre, quando, dopo due mesi dal suo arrivo, non erano arrivati i frutti sperati e i punti erano solo sette, ma è pur vero che il contratto dell'allenatore è valido solo fino al giugno di questo anno. Senza ulteriori opzioni per il l'anno venturo. Niente vieta che le parti si metteranno poi attorno a un tavolo per discutere di un eventuale prosieguo del rapporto, ma non prima di aver centrato l'obiettivo della permanenza in categoria: ogni decisione è rimandata. E la società, in tal senso, è abbottonata.


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