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Parma campione d'inverno. Un titolo virtuale che porta spesso in A. Occhio allo "spettro Pisa"

di Luca Bargellini

C'è chi vede nel titolo di campione d'inverno, quello che viene assegnato sulla carta alla squadra in vetta alla classifica al termine del girone d'andata, una sorta di viatico verso il successo finale e chi, invece, nel celebrare qualcosa che concretamente non esiste vede solo un tentativo di portarsi sfortuna da soli. E probabilmente oggi la tifoseria del Parma allenato da Fabio Pecchia si divide equamente fra queste due fazioni.

Stando però ai fatti concreti, ai numeri, da quando la Serie B è tornata a 20 squadre, ovvero nella stagione 2019/2020, chi arriva al giro di boa in vetta poi centra quasi sicuramente la promozione al termine del torneo. Il quasi è dovuto a quanto fatto dal Pisa di Luca D'Angelo nella stagione 2021/2022 quando chiuse l'andata al primo posto e poi mancò l'accesso alla massima serie perdendo la finale playoff contro il Monza.

Per il resto, invece, solo gioie: per il Benevento 2019/2020 allenato da Filippo Inzaghi, per l'Empoli nel 2020/2021, oggi come allora nelle mani di Aurelio Andreazzoli e per il Frosinone di Fabio Grosso nella passata stagione.

A Parma, dunque, fra cabala e numero il popolo gialloblù si divide. Con una sola e importante certezza: ad oggi quella ducale è la formazione più forte della Serie B senza alcuni dubbio di sorta.


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