.

Magalini: "Spero che la sorpresa possa essere il Bari, bastano due gare per cambiare tutto"

di Daniel Uccellieri

Giuseppe Magalini, direttore sportivo del Venezia, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport: "Siamo tutti rammaricati perché ci mancano dei punti ma dobbiamo essere più bravi a guadagnarceli. Non dobbiamo nasconderci dietro gli errori altrui, anche se esistono. Abbiamo responsabilità. In B è complicato. Non è come in C o in A. Vincendo 20 partite in B è promozione sicura, ma con lo stesso numero divittorie in A non si vince lo scudetto. Il Bari deve pensare in positivo sapendo di avere dei valori. Dobbiamo sbloccarsi riuscendo a chiudere le partite con meno difficoltà. Occorre essere più cinici, la vittoria non può attendere".

Quanto è competitivo questo Bari?
"Siamo convinti di avere dei valori, ma dovremo dimostrarlo, partita dopo partita. Ai nastri di partenza c’erano sicuramente 6 o 7 squadre più forti di noi. Poi al mercato di gennaio qualche club potrà potenziare il suo organico. Noi riteniamo di aver la squadra per fare un campionato di livello. Dove potremo arrivare? Vedremo. La cosa che più ci gratifica è che oggi - per dirla con Mourinho -, cominciamo a sentire “il rumore dei nemici” e questo ci fa piacere".

Bari a un punto dai playoff e a 9 dal Pisa.
"Bastano 2 gare verso l’alto o il basso per cambiare tutto".

Il Pisa arriverà sino in fondo?
"Il Pisa ha valori importanti. La società sta continuando a investire in maniera forte. Tre anni fa ha perso la A ai playoff. Ha anche un allenatore che sa come si vincono i campionati. Ma attenzione al Sassuolo: ha delle individualità che in serie B poche squadre si possono permettere".

La sorpresa?
"Spero che sia il Bari. Abbiamo fatto un lavoro certosino importante inserendo nella rosa 16 nuovi elementi".


Altre notizie