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Da Vignali a Gyasi, promozione agli antipodi. Lo Spezia festeggia la Serie A

di Claudia Marrone

Era un caldo 16 agosto, e lo Spezia si trovava a giocare allo "Stirpe" di Frosinone, contro la formazione ciociara, la finale di andata dei playoff che mettevano in palio la A: 90' lunghissimi, che le Aquile erano però riuscite a portare dalla loro grazie alla rete di Emmanuel Gyasi, che al 21', servito sulla corsa da Maggiore, aveva bruciato Paganini battendo Bardi da distanza ravvicinata.

Mezzo piede in Serie A, ma c'era la sfida di ritorno. Il Frosinone era chiamato a vincere con due gol di scarto per tornare in A, i liguri avrebbero quindi dovuto o perdere solo 0-1, o vincere o pareggiare: non essendo infatti previsti tempi supplementari ed eventuali calci di rigore, in caso di parità di punteggio, in A sarebbe andata la formazione meglio piazzata nel corso della regular season, ovvero lo Spezia, forte del terzo posto contro l'ottavo dei laziali.
Ma il Frosinone, nella serata di ieri, al "Picco" ha brillato, riuscendo a riaprire il doppio confronto al 62'; tanta spinta da parte della formazione ciociara, sei minuti di recupero prima del triplice fischio. La porta dello Spezia è assediata e quasi allo scadere ecco il miracolo: Luca Vignali compie un intervento prodigioso su Ardemagni, anticipandolo di testa e, soprattutto, evitando la rete che avrebbe infranto l'ottimo percorso dei bianconeri.
Un salvataggio che vale quanto il gol di Gyasi. E che vale la prima storica promozione in A.

Chiaro poi che tutta la squadra, lo staff, la dirigenza, ha messo il proprio sigillo su quanto di buono fatto in questo convulso campionato 2019-2020, segnato dalla pandemia del Covid-19, ma i due momenti che segneranno un'epoca porteranno il nome di Gyasi e Vignali. Attaccante e difensore, gli antipodi.
Una promozione che ha coinvolto proprio tutto il campo.


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