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Como, Suwarso: "Longo non è stato esonerato per l'algoritmo. Non c'era la giusta mentalità"

di Tommaso Maschio

“Rispettiamo Longo, ma tutti insieme abbiamo valutato che serviva un cambiamento e una volta presa la decisione sarebbe stato ingiusto aspettare una sconfitta”. Il manager del Como Mirwan Suwarso è tornato a parlare dell’esonero, inaspettato e sorprendente, di Moreno Longo: “Non abbiamo fatto questa scelta seguendo gli algoritmi, ma guardando e studiando ogni aspetto delle prestazioni. La proprietà non vedeva la giusta mentalità, la squadra vinceva e lottava, ma non dominava le partite come invece pensiamo sia nelle sue potenzialità”.

Spazio poi alla scelta di Fabregas, all’esordio assoluto in panchina: “Ha accettato volentieri, conosce tutti i giocatori ed è un vincente. Ha dato la massima disponibilità e dirà la sua anche per la scelta del nuovo allenatore. - continua ancora Suwarso a Espansionetv.it - Il suo compito ora è ottenere il massimo da tutti i calciatori e trasmettere la sua mentalità. Sarà in panchina per i prossimi 30 giorni e quindi anche in occasione delle prossima gare casalinghe con FeralpiSalò e Lecco”.

Infine un pensiero sulla proprietà e la questione stadio: “La famiglia Hartono crede in questo progetto, amala la città di Como e crede nelle sue potenzialità. Non è interessata a cercare pubblicità o visibilità, non ne ha bisogno. La squadra deve avere redditività ed è essere un business che aiuti Como, la nostra idea è di fare sistema e far sì che tutti possano vincere. - conclude il dirigente - Vogliamo vincere e vogliamo lo stadio. Entrambe le cose devono andare avanti senza che una condizioni l’altra anche perché se venissimo promossi in Serie A lo stadio sarebbe un problema. Avercelo pronto con la squadra non in massima serie è evidentemente un problema in meno”.


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