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Como stravolto: con Strefezza e Fumagalli sono 7 i volti nuovi. Ma può essere un rischio

di Tommaso Maschio

Il mercato del Como a gennaio più che di riparazione è stato di rivoluzione con ben sette acquisti già definiti e con l’attaccante Tommaso Fumagalli, capocannoniere in Serie C con la Giana Erminio, per cui manca solo l’ufficialità. Su questo si concentra La Gazzetta dello Sport in edicola partendo dall’arrivo di quel Gabriel Strefezza protagonista con la maglia del Lecce sia nell’anno della promozione sia nel primo anno di Serie A.

“Mercato di riparazione? No, a Como è un mercato di... rivoluzione. In genere a gennaio si fanno ritocchi e aggiustamenti in vista della volata finale, invece sul lago la proprietà indonesiana ha una visione completamente diversa. (…) La filosofia del Como è prendere giocatori pronti, ma anche per il futuro. Infatti anche gli altri 5 arrivi sono da suddividere in due categorie: Goldaniga (dal Cagliari) porta solidità alla difesa, che ha perso Scaglia (andato al Südtirol), mentre Nsame (dallo Young Boys) è l’attaccante esperto che va a compensare la partenza di Cerri per l’Empoli. Titolari veri, dunque. Dall’altra parte invece l’attaccante Gioacchini (St. Louis), l’esterno d’attacco Ballet (Winterthur) e il centrocampista Braunoder (Austra Vienna) sono elementi complementari, di prospettiva, di arricchimento di una rosa che comunque, obiettivamente, in questi giorni si è anche svuotata. (…)

Dunque siamo a 7 arrivi e 7 partenze. Il numero non sposta nulla, ma il problema è un altro. Quanto ci metteranno i nuovi (soprattutto gli stranieri) ad ambientarsi in Italia, in un campionato specifico come la Serie B? Fosse uno, ok: ma così tanti potrebbero richiedere un processo di inserimento molto lungo, e alla fine mancano solo 16 partite, per un testa a testa con Cremonese e Venezia che non concede pause. Sì, una rivoluzione a gennaio è rischiosa".


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