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Brescia, Cellino: "Comprare lo stadio? Non posso permettermelo. Ma non merito insulti"

di Claudia Marrone

Il punto sulla squadra che sta nascendo in vista del campionato di Serie B 2024-25, il suo personale percorso circa l'avventura calcistica... ma anche molto altro. Intervista a 360° quella che il presidente del Brescia Massimo Cellino ha rilasciato a La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, nella quale è poi tornato a parlare anche della questione legata allo stadio 'Mario Rigamonti', agganciandosi al discorso legato alla crescita del club: "Adesso siamo all’avanguardia: non bisogna investire negli stipendi, ma nelle strutture", le sue dichiarazioni in merito.

E da li, ecco la querelle legata all'impianto sportivo della città: "Se compro lo stadio? Non me lo posso permettere. Ho speso milioni per riadattarlo, ora è decente. Io guardo lontano, qui la potenzialità è enorme: con più sostegno, più tifosi e sponsor, la squadra rappresenterebbe meglio la città. La contestazione dei tifosi? Io sono sardo, loro bresciani: due teste dure. Io se sbaglio chiedo scusa, sono stato trattato male ingiustamente. Vorrei vincere sempre, se perdo ho vergogna. Mi pare troppo essere insultato. Qui i tifosi mi hanno fatto male. È sbagliata l’educazione, oggi conta avere una società sana. I nostri sono ragazzi perbene: minacciandoli come un anno fa si fa solo del male".


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