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Bari, De Laurentiis: "Contestazione? Mi chiedono come sia possibile. Non vogliamo retrocedere"

di Tommaso Maschio

I presidenti che vengono a Bari mi chiedono come sia possibile che ci si sia dimenticato tutto. Ho imparato che in una piazza grossa le aspettative sono altissime, poi è ovvio che non avere il supporto dei tifosi non fa bene ai calciatori”. Il presidente del Bari Luigi De Laurentiis in occasione del consueto incontro natalizio con la stampa ha parlato così dell’aria di contestazione attorno alla proprietà.

“Fischiare è lecito, ma non aiutiamo i ragazzi, perché in campo sentono. Dispiace per me anche, per il mio operato e di tutte le persone che lavorano al Bari. Ci lavoriamo tutti i giorni, quando perde sono il primo a cui dispiace. Fare male non è sicuramente un nostro modus operandi. - continua De Laurentiis come riporta Tuttobari.com - Come si risana la frattura? Con i risultati”.

Spazio poi al bilancio del club biancorosso: “Il bilancio del Bari è pubblico, l'anno scorso è costato 24 milioni, sono cifre importanti. Siccome fra Napoli e Bari ovviamente c'è stata la stessa proprietà, c'è stato un perito che ha fatto la sua analisi in proprio”.

Poi uno sguardo al futuro fra ambizioni di promozione, sostenibilità e possibili nuovi soci: “Non è che vogliamo fare meno, questa società deve essere sostenibile. La spesa può arrivare fino a questo punto, altrimenti iniziamo a creare buchi giganteschi, noi non vogliamo fare crescere i buchi. - conclude De Laurentiis - Socio di minoranza per arrivare in A? Vedremo, se creo buchi da 50/60/90 milioni avrò più difficoltà nel creare delle realtà, pur avendo una città che ha una piazza grossa. Noi non lavoriamo col debito, anche se siamo in rosso. L'idea è essere un Bari sostenibile. Io punto alla sostenibilità anche per permettere di rendere la squadra appetibile. Nel frattempo, state certi che noi non vogliamo fare retrocedere il Bari”.


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