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Adorante racconta: "Via da Trieste perché non avevo spazio, Juve Stabia una scommessa"

di Yvonne Alessandro

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Adorante è senza dubbio tra i protagonisti della Serie B e ha voluto raccontare passato, presente e futuro della sua carriera, attualmente in forza alla Juve Stabia dopo aver lasciato la Triestina lo scorso gennaio. Da lì l'esplosione sensazionale con 12 gol realizzati in appena tre mesi e in questa stagione una partenza convincente con 3 centri in 6 partite di cadetteria: "Perché lasciare Trieste a stagione in corso? A Trieste sono molto legato, sono stato molto bene. In quel momento lì non avevo grande spazio per dare il mio contributo e avevo bisogno di giocare. La Juve Stabia è stata una scommessa, non immaginavo di poter fare tutto questo. Ma ero sicuro del gruppo in cui sarei venuto”.

Quattro vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte il bilancio oggi. Il segreto è stato mantenere l’ossatura dello scorso anno?
“È vero, solo in pochi hanno masticato la Serie B. Siamo tutti ragazzi ambiziosi, chi dalla Serie C e chi dalla Serie D. Ognuno ha un obiettivo in testa che è quello collettivo, ovvero salvarsi”.

Obiettivi personali?
“Realizzare più gol possibili per aiutare la Juve Stabia a salvarsi. E riuscire ad arrivare il prima possibile in Serie A, mio grande sogno”.

Un pensiero sul rapporto creato con mister Pagliuca.
“Bellissimo rapporto. È una persona molto empatica con tutti. Studia tanto. Durante l’allenamento ti spiega tante cose e poi dà grande valore al confronto con ogni singolo giocatore. Per me è fortissimo e spero che arrivi dove meriti”.


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