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Venezia, Di Francesco: "Ripartiamo da Roma. Yeboah forse recupera, Duncan no"

di Daniele Najjar

Il Venezia si prepara al derby veneto contro il Verona che è anche uno scontro diretto per la salvezza: domani alle 20:45 al Bentegodi il calcio d'inizio. I lagunari sono reduci da una ottima prova fornita contro la Roma all'Olimpico, nella quale però non hanno raccolto alcun punto dopo aver messo per larghi tratti alle strette i giallorossi, che alla fine hanno avuto la meglio vincendo in rimonta per 2 a 1.

Il tecnico arancioneroverde Eusebio Di Francesco parlerà in conferenza stampa a partire dalle 13.45, segui qui su TuttoMercatoWeb la diretta testuale delle sue parole.

Ore 14:48 inizia la conferenza stampa.

Come avete preparato questa settimana? E per gli infortunati?
"E' una settimana particolare, breve. Abbiamo fatto tante valutazioni rispetto alle tante cose positive viste e quelle da migliorare. Abbiamo lavorato sugli aspetti di crescita. Che ci saranno sempre. Per gli infortunati, penso che recupereremo Altare e Yeboah, vediamo nella rifinitura".

Che Verona si aspetta?
"Aggressivo, di gamba, in un ambiente ostile e difficile. Conosco Verona e i suoi tifosi, sono stati in partita contro il Torino anche in 10".

Cosa rimane da Roma al netto dei progressi?
"A caldo avevo rabbia, a freddo e ragionando ho visto tante cose positive. La forza ora è dare continuità a fare quello che stiamo facendo, anche se non è facile. Ho visto una squadra che ha creato tante difficoltà alla Roma, siamo stati fastidiosi. Ci vuole del tempo per arrivare dove voglio, cerco di mettere i ragazzi nelle condizioni di dare il meglio".

Duncan come sta?
"Ha una massa muscolare importante come giocatore, penso che non ci sarà sicuramente per la prossima gara, speriamo di recuperarlo nella sosta".

Cosa ha detto ad Oristanio dopo Roma?
"Ha avuto diverse occasioni, è un ragazzo in grande crescita. Non deve essere superficiale, ma vale per tutti. Sta crescendo tanto anche dal punto di vista fisico".

Si trova forse a più agio vicino a Pohjanpalo?
"E' quello che stiamo costruendo, questo vestito intorno alla squadra. Lavoro per far rendere al meglio i giocatori per le loro caratteristiche".

Bjarkason?
"Alle volte ci sono piccole complicazioni, ci auguriamo che le risolva".

Come vede Sagrado e Schingienne? Sono pronti?
"Credo siano in crescita. Sagrado sta lavorando con grande dedizione e determinazione. Lo stesso vale per Schingtienne, ma mi si chiederà sempre di chi sta fuori, è la normalità perché io faccio delle scelte e ci sono 25 giocatori. Loro comunque devono entrare in un campionato differente, in passato ho inserito giocatori che hanno iniziato a giocare a novembre-dicembre e poi sono riusciti a dare un grande contributo. Allenare giocatori che non giocano oggi è molto importante. Anche se sono investimenti della società serve tempo per farli rendere al meglio".

Candela come braccetto: le sta dando qualcosa in più in quel ruolo ed è contento di giocare lì? Era una scelta legata agli infortuni?
"Penso che lui si veda meglio quando gioca e basta (ride, n.d.r.), ma non è stata una scelta dettata dagli infortuni. Ritengo che quando si gioca con la difesa a 3 a volte serva un centrale con caratteristiche differenti da quelle del classico centrale di difesa. Di volta in volta valuterò il meglio per la partita, ma è un passaggio che a me piace".

Domani è anche un derby. E' importante l'aspetto mentale considerando quanto sia sentita la partita?
"L'atteggiamento è la base di tutto, lo stare dentro ad una gara in tutti i momenti. Lo ribadisco sempre, serve capire e gestire i momenti della gara, è dove abbiamo peccato in tante partite e ci stiamo lavorando tanto. Dobbiamo essere più bravi a leggere certe situazioni".

Fra le situazioni sulle quali lavorate ci sono anche i piazzati? Contro Milan, Torino e Roma avete pagato caro i gol subiti in questo modo.
"Nei calci piazzati in tutte le situazioni possiamo avere vantaggi e svantaggi. Se si marca a uomo a volte si perde l'uomo e si è attratti dalla palla. Se si va a zona, si copre la zona si copre la zona, ma marcando l'uomo che c'è in quella zona. Se si fa zona mista allora qualcuno marca e qualcuno sta a zona. Noi ne abbiamo provate un paio avendo risposte positive e negative. Ma non deve diventare un aspetto che ci porti a reagire male in certe situazioni, dobbiamo superarlo solo con il lavoro. Anche con il dialogo con i giocatori, per capire cosa li metta più a loro agio nel marcare".

Farà qualche cambio in più con il turnover? Visto che c'è stato poco tempo per recuperare, oppure confermerà la squadra che ha fatto tanto bene a Roma?
"Il tempo per recuperare c'è stato. I 5 giorni ti permettono di recuperare, quindi le scelte saranno legate al tipo di partita che andremo ad affrontare".

Ore 14.04 finisce la conferenza stampa


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