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Vecchi: "Di Gregorio non si sentirà arrivato alla Juve. In Primavera aveva davanti Radu"

di Alessio Del Lungo

Stefano Vecchi, allenatore del Vicenza, ha condiviso la sua esperienza nell'Inter Primavera con Michele Di Gregorio, portiere che si è accasato questa estate alla Juventus. In un'intervista a La Gazzetta dello Sport, il tecnico ha parlato così di lui: "L'ho allenato per 3 anni. Nella prima stagione, 2014-15, era sotto età e fece il terzo. La sua sfortuna fu avere davanti Ionut Radu, un ragazzo di grande talento e in quel periodo molto più pronto. Notammo però le sue qualità e decidemmo poi di tenerlo con noi un anno in più da fuori quota e da capitano. Il bello fu che vincemmo lo scudetto e lui alzò la coppa. Sentii la necessità di giustificarmi con lui per le tante panchine. Quando vedi che un ragazzo ogni giorno dà il massimo, senza giocare, glielo devi. Chi lavora deve raccogliere, perciò è stato giusto dargli la possibilità di fare una stagione da numero uno. Orlandoni e Brivio, i nostri preparatori dei portieri, furono maestri".

È pronto per la Juventus?
"Ho conosciuto Cristiano Giuntoli a Carpi, penso che lo abbia scelto perché cerca giocatori così, affamati, e Michele non si sentirà arrivato alla Juve. Ci scommetto, perché non gli ha mai regalato niente nessuno. Se a qualche ragazzo capita di bruciare le tappe, altri se le costruiscono. Di Gre ha fatto scelte azzeccate, mettendo sempre davanti la crescita".


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