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Tre mesi ad Euro 2021, Gravina: "I tifosi all'Europeo? Molto dipenderà dai vaccini"

di Simone Lorini

Ad un anno dallo stop del campionato di Serie A, indotto dalla diffusione del Covid-19, il presidente federale Gabriele Gravina ricorda i giorni in cui fu costretto a congelare il calcio per evitare pericoli alla salute di tutti: "Il calcio rappresentava un momento di aggregazione e lo abbiamo congelato, ma senza mai arrenderci. Il centro tecnico di Coverciano è diventato un centro di accoglienza per i malati e a tante altre iniziative. Lo stop in Francia è stata la giornata più triste, ci ha fatto perdere la forza che avevamo deciso di mettere in campo: temevamo un effetto domino molto negativo e per fortuna non è accaduto, ma chi ha sbagliato è la Francia, non l'Italia".

Un pensiero anche al presente: "Oggi abbiamo i mezzi tecnici per fronteggiare la pandemia, anche se è il vaccino che ci consentirà a tornare alla normalità. Se da qui all'inizio dell'Europeo riusciremo ad incentivare la campagna di vaccinazione, potremo goderci un gran bell'Europeo, con la presenza dei tifosi".


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