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Tonali interrogato ieri a Torino, 3 ore dai pm. Il giocatore ha già incontrato Chiné

di Daniel Uccellieri

La giustizia sportiva mette Sandro Tonali davanti ad un bivio. O continua a collaborare con la FIGC (Chiné lo ha interrogato per la prima volta domenica in gran segreto) oppure rischia di stare fermo a lungo. Come si legge sulle pagine del Corriere dello Sport il fascicolo sul centrocampista del Newcastle è considerato dagli inquirenti molto più corposo, almeno nelle sue ricadute in ambito calcistico, poiché non c’è stata immediatezza tra i primi sospetti, la ricezione dell’avviso di garanzia e l’autodenuncia; e soprattutto perché, a differenza dello juventino, esiste il sospetto che Tonali abbia scommesso anche su situazioni di campo che riguardano le partite del Milan, la sua ex squadra, oltre che su Serie A e Champions. Se i rumors venissero confermati, i comportamenti di Sandro rischierebbero di sconfinare nell’illecito sportivo, reato molto più grave che porta a una sanzione di almeno 4 anni.

Ieri lungo interrogatorio
Nella giornata di ieri il centrocampista del Newcastle è stato interrogato in Procura a Torino: 3 ore e mezza di interrogatorio, tante domande, molte risposte e una volontà di approfondire dinamiche che vanno ben oltre la semplice scommessa. La pm Manuela Pedrotta - si legge - vuole capire se esistono connessioni tra gli ambienti criminali delle scommesse clandestine e i personaggi pubblici.


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