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TMW - Caso Papu Gomez: il Monza era a conoscenza ci fosse un procedimento in corso

di Andrea Losapio
Fonte: Ha collaborato Ivan Cardia

Il Monza era a conoscenza ci fosse un procedimento in corso, ma per ora nulla è stato ancora notificato in Italia. Questa, in estrema sintesi, la posizione del Monza sul caso Papu Gomez, squalificato due anni per la positività a un controllo antidoping effettuato a novembre 2022 nel corso di un allenamento con il Siviglia. Il club quindi sapeva che poteva esserci una stangata, ma probabilmente crede alla non colpevolezza del calciatore che sostiene di avere ingerito uno sciroppo del figlio dopo una notte non proprio tranquilla.

Perché allora tesserarlo? È una domanda lecita e a cui probabilmente Galliani provvederà a rispondere. Vero è che per un giocatore sospeso, come Paul Pogba per la Juventus, c'è la possibilità di tenerlo tesserato al minimo sindacale, oppure svincolarlo direttamente. La risoluzione con il Siviglia era comunque da leggere in questo senso, perché Gomez aveva ancora un anno di contratto a circa 3 milioni di euro e, al netto dell'infortunio alla caviglia che lo ha colpito al Mondiale, avrebbe avuto ancora la possibilità di rientrare a tempo pieno.

Possibile anche che il Monza aiuti Gomez nella querelle con la giustizia spagnola. Ma questo è un discorso differente rispetto allo scegliere scientemente di tesserare l'argentino nonostante un carico pendente.


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