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Sommer: "Ho firmato per l'Inter perché è l'Inter. Posso essere titolare per diversi anni"

di Alessio Del Lungo

Yann Sommer, portiere dell'Inter, è intervenuto in conferenza stampa prima dell'impegno contro la Bielorussia della sua Svizzera ed ha spiegato anche come sono andati i suoi primi giorni in nerazzurro: "La prima cosa che fa ogni giocatore che arriva all’Inter è sottoporsi alle visite mediche. La seconda è parlare con il leader degli ultras. La discussione era in italiano, quindi è stato necessario tradurre. Ma quello che ho capito è che il club è importante. Quello che ci viene chiesto è dare tutto per la società".

Come ha vissuto l'estate?
"Stavano succedendo troppe cose, tra partenze e arrivi, spostamenti all'interno del club... Onestamente, quando ho firmato lo scorso inverno, non mi ero mai detto che avrei fatto solo sei mesi e poi me ne sarei andato. Io e la mia famiglia siamo andati a Monaco, con l'obiettivo di ambientarci a lungo termine, anche se sapevo che poteva succedere anche così, con il possibile ritorno di Manuel Neuer".

Perché ha firmato con l'Inter?
"Perché è l'Inter... C'è un'enorme tradizione, è un grande club e una grande squadra, lo stadio di San Siro è fantastico con grandi tifosi. È estremamente emozionante, si canta, si festeggia ed è estremamente rumoroso quando le cose vanno bene. Lì possiamo vincere. E poi all'Inter ho anche la possibilità di essere il numero uno per diversi anni. Questo ovviamente ha avuto un ruolo".

Come lavora Inzaghi?
"Con lui c'è tanta tattica, soprattutto difensiva; devo dire che ha un bel carattere".

Che differenze ci sono tra Inter e Bayern?
"Il Bayern è altamente professionale quando si tratta di organizzazione. I dipendenti sono molto cordialii. All'Inter si assicurano anche che i nuovi giocatori e le famiglie si sentano a loro agio nel più breve tempo possibile. In Italia c’è una mentalità un po’ diversa, molto appassionata. La pressione è la stessa in entrambi i club, si punta sempre a vincere".


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